L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

martedì 31 maggio 2011

Dalì, Picasso e Mirò in mostra a Firenze

Questa mostra di Palazzo Strozzi a Firenze si sviluppa intorno a un'idea originale e interessante, che conduce il visitatore a ritroso nel tempo. Partendo dalla maturità artistica di Picasso, Mirò e Dalì, si è indotti a tornare all'indietro sulle loro orme - segnate da opere squisite e poco mostrate - per ritrovare le sorgenze dei loro impulsi creativi. L'espediente del percorso inverso è particolarmente efficace, poiché ci coinvolge in un senso di memoria, che in qualche modo possiamo sentire intimamente; e in effetti il percorso di un artista non risulta mai strettamente individualizzato ed estraneo, ma testimonia evoluzioni dell'Anima che hanno segnato il tempo, e che ineffabilmente appartengono, al di là del tempo, ai processi evolutivi di ogni anima.

A mio avviso, riflettendo su questa mostra si può gustare la grazia di quella freschezza sorgiva della creatività che procede con massimo entusiasmo e gusto della scoperta, la quale permane sino a che non sono stabiliti dei punti d'arrivo, contraddistinti da una supponenza di maturazione. L'artista che sente d'essere giunto ad un culmine d'espressione tende spesso a omologarsi sui raggiungimenti del proprio lavoro, divenendo ripetitivamente troppo simile a se stesso. Non si perde più in vagabondaggi estatici, perdendo l'innocenza. Ma il vero artista costantemente impara e dimentica, lasciandosi indefinitamente sorprendere dalle fioriture estemporanee dell'Interiore.

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