L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

giovedì 29 dicembre 2011

UN ILLUMINANTE 2012!

Satvat - L'uomo nuovo (buddha del 2012) - acrilico su tela
Sembrava lontano: nel tempo mitico delle profezie, con il suo carico di timori e speranze, di sogni spirituali oppure di incubi ricorrenti. Un numero magico per esorcizzare il presente vissuto con scarsa consapevolezza, posticipando l'impegno totale di scoprire ed essere se stessi; alcuni con la rinuncia legittimata dal catastrofismo, altri con la speranza di un qualche aiuto sovrannaturale.
Invece eccolo, il 2012 sta irrompendo nel tempo delle nostre vite con il suo doppio volto di angelo/demone, vanificando l'indugio dell'attesa e portando nella vita vissuta il suo messaggio pressante e denso di significati; e in ogni caso è vero: l'angelo quanto il demone ci sfidano a vedere profondamente noi stessi.
Guardiamo quanto sappiamo riconoscerci, se sappiamo amare, se siamo felici, se ci permettiamo di essere creativi, cos'è che realmente ci manca, che cosa intimamente desideriamo e che cosa ci spaventa. Guardiamo negli ingranaggi spietati di questo mondo infausto che stiamo creando, incapaci come siamo di darci a noi stessi celebrando la Vita. Guardiamo intensamente come possiamo risorgere.
Per questo credo che il 2012, con la sua intensa investitura simbolica, sia il viatico stretto per giungere ad una comprensione radicalmente nuova ed irrimediabilmente necessaria. Il senso mortifero della fine, che oggi grava sull'animo umano ben più della crisi economica, manifesta la nostra perdita dell'anima e la frammentazione a cui ci siamo sottoposti vivendo solo sul piano orizzontale, facendoci orfani di un più profondo senso universale e spirituale. Vedendoci come materia, osserviamo lo schianto predestinato che la materia naturalmente incontra; abbiamo dimenticato la gloria spirituale dell'essere, ma oggi solo questa può scoprirci risorti.

In questo mio dipinto lo 0 del 2012 è formato dall'hara, il centro sottile della presenza essenziale che ci congiunge al Tutto. La figura dell'uomo nuovo siede a gambe incrociate su un cumulo di letame; questo buddha del 2012 è visibilmente androgino ed incoronato con la Luna femminile ed il Sole maschile. Abbraccia se stesso incrociando le braccia sul petto, come fanno i sufi nel raccoglimento spirituale; dalla mano destra libera una colomba simbolo di pace, e nella mano sinistra tiene un serpente - simbolo della trasformazione - disegnato come il Nodo Lunare Nord che allude alla spinta evolutiva. L'occhio sinistro, intuitivo, allarga una visione piumata, mentre da quello destro, maschile, sgorga una lacrima di pura compassione; un terzo occhio verde - colore del cuore - apre la sommità del capo alla visione spirituale. Intorno al lato sinistro della figura vi è un'ombra viola - colore della guarigione - per significare la necessità della reintegrazione consapevole dell'Ombra. Quattro stelle a sei punte (simbolo dell'unione del fuoco-alchemico/maschile con l'acqua-alchemica/femminile)  irradiano cerchi di illuminazione nella parte sinistra del cielo, disperdendo le nubi oscure. Invece in alto a sinistra un pentacolo (simbolo dell'essere umano) moltiplica le sue punte radianti mandando verso terra dei fasci luminosi da cui emergono delle sfere arancioni piene di gioia di vivere.

Cari amici, con tutto ciò voglio farvi i miei amorevoli
AUGURI PER UN ILLUMINANTE 2012




lunedì 19 dicembre 2011

OLTRE CONFINE

Oltre Confine per uscire dal pantano vischioso: dell'essere umano a una sola dimensione, del mondo a una sola dimensione, della mancanza d'anima, della verità canonica, del silenzio senza meditazione, dell'amore non dato, del pensiero senza magia, dell'arte disperata, della crisi senza speranza, di un incubo senza risveglio, della cultura che non nutre, di un canto soffocato, di un abbraccio rinunciato, di uno sguardo senza vasto orizzonte, di un'azione senza attenzione, di una vita senza esultanza, di tutto ciò che imprigiona.

Oltre Confine è una nuova e molto interessante rivista di spiritualità arte e letteratura. Leggendola ho sentito una sincronica rispondenza, tanto che avrò il piacere di collaborare sulle sue pagine ricche di vita ed esperienze. La consiglio vivamente agli amici dell'Artista Interiore.

Oltreconfine è un progetto culturale, una rivista mensile,
un luogo di scambio, uno strumento di informazione libera e non convenzionale,
un percorso di qualità, una scommessa.
Oltreconfine parla di arte, letteratura e spiritualità con un linguaggio chiaro, una grafica elegante e leggera, un minuzioso lavoro redazionale e un'accurata selezione di articoli, interviste, rubriche, recensioni, foto e immagini.
Oltreconfine è l'espressione fatta parola della vocazione e dell'ambizione del suo staff, quella di allargare gli orizzonti della coscienza con il coraggio di mettere costantemente in discussione dati, esperienze, verità e principi.
Oltreconfine si rivolge a tutte le menti desiderose di ampliare i propri confini e di intraprendere nuovi percorsi di ricerca spirituale.

venerdì 16 dicembre 2011

Nuova esposizione a Roma delle mie opere

Alchimia gioiosa

Un numero significativo delle mie opere è in mostra a Roma presso Thomas Creazioni Via dei Canestrari 7/9 (traversa tra Corso Rinascimento e Piazza Navona).

In esposizione dipinti, sculture e gioielli/scultura.

Nido d'aquila

Kosmos

L'Era dell'Acquario

venerdì 9 dicembre 2011

L'oca è fuori!

Satvat - L'oca è fuori! - acrilico su tela, 2011
Sul famoso koan zen dell'oca nella bottiglia ho realizzato questo nuovo dipinto, in modo più scarno e zen rispetto alla intensa coreografia sullo stesso tema che avevo dipinto ad olio molti anni fa. Il racconto pittorico si è essenzializzato divenendo forse ancor più efficace, e si è iconograficamente incentrato per rispettare l'intendimento comunicativo e simbolico che ha motivato la mia nuova mostra Officina di Risveglio.


martedì 6 dicembre 2011

Qui e ora

Satvat - Hic et nunc (qui e ora) - acrilico su tela 2011

Ho dipinto questo Buddha/fenice come meditazione nel qui e ora. La spada recide simbolicamente i legami mentali con il passato e il futuro. La veste è rossa, colore attivo dell'attenzione. Il fuoco da cui sorge la fenice incenerisce le identificazioni, così il presente fluisce con spontanea innocenza, perciò in modo sempre originale.

domenica 4 dicembre 2011

Ribellione spirituale

Satvat - Ribellione spirituale - acrilico su tela 2011

L'individuo che si impegna ad essere consapevole è inevitabilmente sottosopra rispetto alla massa, la quale subisce la gravitazione dolente della mancanza di creatività e della rassegnazione all'assenza di amore. Infatti egli  non si lascia passivamente opprimere dai meccanismi psicologici ed esistenziali di un sistema malato che proprio dalla massa incosciente trae vitalità e sostegno. Un tale ribelle è autentico e spontaneo, non reattivo, e trae energia dalla Sorgente; avendo fiducia nella Vita e nella verità essenziale della propria presenza, non teme di essere controcorrente perché sa che effettivamente sta seguendo il flusso sacro dell'Esistenza quanto del proprio destino. In ogni momento si affranca dal peso inutile del passato disponendosi al nuovo, con la leggerezza ineffabile della naturale rispondenza; esce dal solco pietrificato e sterile della mente di massa, così può spargere semi che attecchiscono per fioriture sorprendenti. Paga per questo un prezzo a volte evidente eppure irrisorio, dato che rispettando ed accettando il proprio destino può scoprire e condividere le sue ricchezze; questo è più che abbastanza, anche perché egli sa dare il giusto valore alle cose e non si affanna seguendo l'inganno dei desideri indotti.


Per esprimere tutto questo ho dipinto un Buddha sottosopra rispetto ad una serie di volti picassiani, le cui fattezze sghimbesce mostrano un'evidente schizofrenia. La figura è rilassata, centrata nella meditazione, e la sua veste si avviluppa circolarmente nell'azzurro come i petali di una rosa. Le sue radici sono in cielo, come l'Albero Cosmico della mitologia nordica, ma forse sarebbe meglio dire che il Buddha poggia nell'intima realtà di se stesso, in cui si esprime la Verità di ciò che è. Il quadro può essere appeso anche nell'altro senso, mostrando chi è realmente sottosopra.


Ho intenzionalmente citato Picasso, il quale è stato certamente un grande rivoluzionario dell'Arte Moderna, ma non un ribelle nel senso che ho sopra descritto. La differenza è enorme, tanto che l'artista ha agito spronando il proprio io contro il limite, procurando un gigantismo distorcente che ha afflitto lui e la sua opera. La sua arte geniale è stata soprattutto – come Picasso stesso ha affermato – un'arte-contro, ossia si è motivata reagendo risolutamente agli schemi; questa attitudine, a mio parere, non può esprimere il valore essenziale che invece può sprigionarsi da una libera e consapevole meditazione artistica, che spontaneamente muove per propria forza vitale dall'interiore.