L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

sabato 30 novembre 2013

ARTETERAPIA EVOLUTIVA 3

Satvat - Universal web, basic istinct - acrilico su tela
L’anima tende con vitale energia al riconoscimento del Sé che è il Tutto. E’ questa la posta in gioco sulla Via dell’arte e, come intuirono i grandi artisti del Novecento, si tratta di un cammino spirituale. Ma bisogna saperlo, volerlo e praticarlo. Affrontando tale percorso, conta vivere l’esperienza creativa con totalità, sincerità e coraggio, poiché l’esperienza è la fucina dell’alchimia interiore. Tuttavia, come agli antichi alchimisti non bastava operare senza decifrare la filosofia occulta dell’Arte alchemica, si dovrebbe sapere cosa sta bollendo nella pentola della creazione artistica e riconoscere la natura delle forze agenti nel magma. Questo è il compito spirituale dell’arteterapia, che dovrebbe giungere a conoscere approfonditamente il fenomeno artistico e la filosofia del moto della creazione, così da poter aiutare le persone a riconoscersi mediante il lavoro creativo, dando loro il modo di maturare consapevolmente le pulsioni istintive che lì si materializzano.

 L’approccio psicanalitico che orienta l’arteterapia è però spesso più attento  alle caratteristiche essoteriche che possono applicarsi metodologicamente nella finalità di una cura, perciò manca di coltivare quella filosofia interiore, esoterica, che è invece necessaria per riconoscersi e procedere sulla Via creativa nel senso evolutivo. Per questo motivo gli interventi arteterapeutici risultano in larga parte episodici, limitati nella loro struttura e nella finalità, in definitiva prosaici. L’arteterapia viene sostanzialmente utilizzata a fronte di uno stato di disagio e in modo accessorio al trattamento psicologico, dove risulta particolarmente utile come strumento di diagnosi e di rilascio emozionale. In tal modo però non insegna ad approfondirsi, come potente Via di crescita personale, ma viene usata in modo banalmente strumentale. 

Chiaramente ogni attitudine di cura è preferibile a mantenere uno stato di disagio, ma l’arteterapia così intesa non basta a se stessa, trovando solo una funzione di supporto, ed ha necessariamente dei risultati e dei percorsi limitati. Nella creatività artistica la pratica di guarigione dovrebbe essere il prodotto in evoluzione di un processo di crescita personale, non la speranza di un risultato concluso con l’alleviarsi transitorio del disagio.

venerdì 29 novembre 2013

ARTETERAPIA EVOLUTIVA 2

Satvat - La Fonte Unica - acrilico su tela


A fronte del mio percorso creativo e didattico, dopo aver molto lavorato e condiviso sulla meditazione nell’arte e sulle virtù terapeutiche dell’artisticità, ritengo che l’arteterapia possa essere uno straordinario strumento evolutivo per ogni essere umano. Non solo per chi è riconosciuto malato, ma per chiunque desideri realizzare la più alta salute della reintegrazione nel Sé, in senso olistico, poiché pone in essere quelle caratteristiche archetipiche, alchemiche e filosofiche che corroborano l’esperienza di ogni autentica trasformazione interiore e spirituale.


I concetti di cura e di guarigione vengono automaticamente associati a stati patologici del corpo e della mente. Ma l’essere umano è afflitto da una malattia che è tanto inconscia da non essere percepita, sebbene i suoi effetti minano il benessere individuale e la qualità di ciò che viene socialmente condiviso. Si tratta della in-fermità dell’anima la quale, imprigionata dalla personalità, è resa incapace di fluire con il moto universale ed empatico dell’Esistenza. Così l’uomo, a dispetto delle sue potenzialità, vive al minimo  non riconoscendo se stesso e rendendosi orfano della propria appartenenza vitale. Perciò si spinge nella vita con fatica, orgoglio e frustrazione, indossando maschere e soffocando i suoi talenti naturali. 

La prima necessità di guarigione riguarda l’anima, perché il corpo e la mente, che visibilmente accusano lo stato di disagio, sono le sue estensioni sul piano fisico e psichico. L’anima è la radice nascosta di ciò che siamo; se viene ignorata o tradita, la pianta dell’uomo diventa debole e si curva su se stessa, le foglie avvizziscono quindi non può assorbire la luce, si scorda persino che avrebbe potuto fiorire. L’arte, come specchio dell’anima, può aiutarci a ritrovare tale radice per portarle e trarne nutrimento; ma non si tratta di un oggetto inerte, dato che insegna ad alchemizzare  in linfa le sostanze emotive del subconscio come fa la pianta con i minerali dispersi nel terriccio. Perciò l’arte, nel senso polivalente della sua esperienza, è sempre occasione di una guarigione ed è giustamente inquadrabile nell’ottica dell’arteterapia.

venerdì 22 novembre 2013

Percorsi di arteterapia evolutiva 1

Satvat - Il libero viandante - olio su tela


L’arteterapia ufficiale intende gestirsi in modo scientifico, come una qualsiasi disciplina medica, ma poiché riguarda l’espressione artistica, che per sua natura sfugge alla codificazione razionale, in tal modo il suo lavoro va a rilento quando non resta ingabbiato. La scienza procede con la verifica metodica, e un dato viene assunto solo quando è genericamente provato, ossia ripetutamente ottenuto da una mole di tentativi.  E’ un lavoro progressivo e lineare di acquisizione di dati, che da un dato dimostrato procede per tentativi al fine di elaborare e dimostrare un dato nuovo e più avanzato. Questo metodo può essere un bene per la scienza, ma non lo è per l’artisticità, che fluisce in modo analogico. L’espressione creativa non può essere misurata secondo la logica del minimo comun denominatore che accetta i dati omologati e procede con essi, poiché contempla la scintilla del genio. Seppure l’esperienza e il metodo sono significativi, in quanto delineano il campo in cui è possibile operare, va invitato l’elemento intuitivo che illumina e consente di vedere, dando un senso nuovo e imprevisto all’intero contesto.

L’arteterapeuta non può fare scoperte in modo metodico, anche se le cognizioni metodologiche hanno certamente la loro importanza nella pratica, ma realizza ciò che funziona mediante il talento intuitivo. Le mie più importanti scoperte nell’ambito dell’arteterapia evolutiva sono avvenute come un fulmine a ciel sereno, con un eureka ho trovato che all’improvviso mostra una verità la quale, ovviamente, deve essere precisamente dimostrata dalla sperimentazione. Potrei dire, per quella che è la mia esperienza, che il Sé attende il cuore aperto per scrivervi dei messaggi di saggezza, comunicandosi più nell’innocenza che alla mente irrigidita dalla supposta conoscenza.

mercoledì 20 novembre 2013

SATVAT ARTISTA - il nuovo sito della mia arte

Satvat - Misteriosa incarnazione - acrilico su tela
Presento la mia arte in un nuovo sito:

clicca qui per visitarlo

Sempre aggiornato, sarà più ricco di contenuti; ad esempio 
alla pagina VISIONI vengono condivisi aticoli, racconti e poesie.

N:B:
www.satvat.it e la mail info@satvat.it non sono più attivi.

La nuova mail di contatto è quella riportata in questo blog: sat.art@live.it


venerdì 8 novembre 2013

L'OPERA D'AUTORE

Satvat - Festa al Palazzo degli Immortali - acrilico su tela

In quest'epoca confusa, dove tutto è all'ammasso e l'anima è negata, la dimensione stessa dell'arte è mistificata. Non si ha più idea di cosa sia l'arte né quale sia la sua verità, dato che il sentore intimo dell'anima, a cui l'arte è rispondente, è occluso da una visione massificata che resta incrostata sulla superficie. Per sapere chi siamo e che cosa possiamo, ossia quali sono le virtù sorprendenti e magiche di cui siamo naturalmente dotati, dovremmo calarci nello spazio sensitivo dell'essere, e questo è effettivamente l'invito dell'arte. L'arte non è un oggetto di investimento, né un oggetto decorativo, neppure un oggetto che sollecita il trastullo della mente; l'arte non è nient'altro che l'assalto di un'assonanza risaltante dal profondo.

L'autore dell'opera d'arte si è addentrato in un pellegrinaggio interiore, seguendo gli impulsi elettrici del nervo scoperto della sua emozione, si è reso pronto a sperimentare e a trasformare alchemicamente i materiali smossi dalla marea dell'anima. Ha attraversato il caos per giungere ad una più alta armonia, annaspando con fiducia fino a trovare la certezza intuitiva di una guida infallibile. Non si è accontentato di formare un avvilente pupazzo, ma ha dato un corpo perfezionato alla vita affinché questa potesse manifestarsi. Per giungere a questo, si deve necessariamente sostenere un processo di crescita e di approfondimento. Creare arte è naturale come coltivare un campo, che va dissodato, fecondato con semenze appropriate, difeso dai parassiti e dalle erbe infestanti, saggiamente innaffiato ed esposto alla luce solare. Perciò richiede il lavoro di una vita, dove si apprende l'arte di creare arte, fino a fiorire con l'alta spontaneità che è il risultato della maturazione. L'arte non è qualcosa che si può improvvisare, poiché non è un processo che si limita a decorare un frammento insignificante, e un'opera episodica non è affatto investita dalla gloria dell'arte. L'arte è invece intrinsecamente connessa con la realizzazione di un intero, dato che l'autore infonde, nella singola opera, la totalità della sua esperienza creativa ed esistenziale. Perciò, contemplando un'opera d'autore, si è di fronte ad uno specchio che, nel piccolo, riflette l'inesprimibile grandezza dell'Anima.