Satvat - Dedicato a Kandinsky - scultura in argento con lapislazzuli e quarzi |
La perfezione dell’arte è un mito necessario che fa vibrare
le corde dell’anima con il desiderio di realizzare l’armonia e che innamora
della Via del Creativo, dove si trovano le prove necessarie a maturarsi. A mio
parere, è un obbrobrio che oggi questo mito venga negato, distruggendo la
potenzialità spiritualmente creativa, dato che, almeno per quanto riguarda
l’arte, l’impulso tendente alla perfezione - certo non il perfezionismo - è la
sfida necessaria ad evolvere. Tale mito non può essere compiutamente
verificato, ma si deve tentare di avvicinarsi sempre, pur sapendo di non
poterlo realizzare. E’ come cercare il punto da cui nasce l’arcobaleno, che è
impossibile rintracciare; però la sfida a questa ricerca è irrinunciabile, dato
che intraprendendola si trovano le prove e i sortilegi che danno la possibilità
di fiorire.
Da una simile comprensione è nata la leggenda che nel luogo dove
scaturisce l’arcobaleno è sepolta una pentola colma d’oro. Incamminandosi
fiduciosamente e con totalità nell’impresa, l’artista non troverà il tesoro
dell’arcobaleno, ma potrà trasmutare in oro la propria ispirazione, donando
autentico valore alla sua opera e a se stesso la consapevolezza spirituale.
L’opera d’arte così formata non mostra perfezione ma è arricchita dalla
maturazione del sentimento e dell’intuizione; conserva la giusta dose di
imperfezione in un modo bilanciato ed organico che unisce sinergicamente gli
opposti, e proprio questa è la sua straordinaria bellezza.
Formandosi alla scuola dell’arteterapia evolutiva, l’artista collabora
vivamente con le forze del mito, che tendono le sue aspirazioni e il suo
talento verso l’irraggiungibile per condurlo all’incoronazione del genio, che è
l’innocenza. Tale innocenza è il premio e la chiave dell’arte, e per essere da
lei trovati bisogna conoscere ogni sapore, saper recitare ogni sortilegio, aver
completamente arso il cuore e tutto aver dimenticato per passare
dall’esperienza alla compiutezza dell’essere.
Seguendo con intensità e fiduciosamente la Via, l’artista giunge a comprendere
realmente ciò che sta facendo e su quale frequenza vibra il suo lavoro; soprattutto
si immedesima totalmente nel Creativo, che è il modo migliore di procedere. In tal
modo può superare le impasse e a crescere interiormente, trasformando
alchemicamente se stesso e il proprio lavoro.
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