L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

venerdì 5 marzo 2010

L'Alchimia delle materie

Quando un artista usa le materie dell'opera, ne attualizza il senso nascosto, i sogni inespressi. Il mondo stupefacente delle materie ha mille volti diversi, mille umori, che l'artista gioca ad impastare, a scolpire, a celebrare annullando le distanze. Ogni materia diviene allora parte di lui stesso, e così egli può attualizzare un'alchimia del profondo.

"Visitando l'interiorità della terra, rettificando trova la Pietra nascosta". Così recita il precetto spirituale dell'Alchimia. Per l'artista, l'interiorità terrestre è non solo quella della propria anima, ma anche quella delle materie con cui lavora. Ognuna di esse è un mondo peculiare, percorso in modo unico dai brividi ancestrali della Creazione; ed ognuna è un simbolo vivente che si rispecchia con vitalità stupefacente nell'intimità dell'operatore. Rettificando il languore caotico, germinale e spurio della materia, l'artista rettifica la sostanza sottile della propria anima.

Così, quando l'opera è giunta a maturazione, rivelando la Pietra Filosofale che vi era potenzialmente celata, egli finalmente riconosce il lucore del tesoro che era rimasto nascosto dall'Origine dei tempi, non solo a se stesso ma all'occhio universale del Tutto. Egli ha portato alla luce quella vena preziosa, di smeraldo pulsante, in offerta benedicente nel proprio tempio, ed insieme la offre a chiunque sappia cogliere un'assonanza, una fermentazione intuitiva. Perchè la vera Arte non è un fatto privato, ma una possibilità di autoriconoscimento e d'esultanza che il Tutto trasfonde in ogni essere umano. Seppure molti rimangono ciechi, la verità della realizzazione è ineffabilmente serena ed indubitabile.

Nessun commento:

Posta un commento