L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

martedì 19 gennaio 2010

Castello fluttuante



In questo acrilico su tela, intitolato "Castello fluttuante", ho inteso rappresentare la fusione sinergica di Terra e Cielo. Se la casa rappresenta simbolicamente l'io, il castello descrive una percezione di sé molto più vasta, che si espande nello spazio. Comunque anche l'io più raffinato è impossibilitato ad abbracciare l'Infinito, però la parte superiore di questo castello è una cupola aperta da cui si può contemplare il Cielo. Infatti vi è la rappresentazione stilizzata dell'occhio della visione. La cosa interessante di questo dipinto è l'intersezione dei due piani, quello verticale e quello orizzontale. La verticalità è spirituale e virtualmente immobile, dato che il regno dello Spirituale è al di là dello spazio e del tempo; l'asse verticale del castello ci ispira la distaccata contemplazione, rasserenandoci. Invece il piano orizzontale è fluttuante, pervaso da una dinamicità interiore che è governata dalle emozioni, prese in un flusso di perenne cambiamento. Tuttavia solo partecipando consapevolmente alla vita, giocando con totalità la commedia di noi stessi nel "mondo fluttuante", possiamo avere un barlume della beatitudine verticale. Vivendo con intensità tutto ciò che ci attraversa, con una fiducia che abbraccia e trascende sia il bene che il male, acquisiamo la maturità di superare i limiti personalistici. Allora si viene guidati, ed in piena gratitudine si può contemplare lo spettacolo grandioso e sempice di ciò che E'.