L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

lunedì 18 agosto 2014

La coltura artistica





La Storia mostra, con abbondanza di esempi, che quando gli artisti sono più creativamente vitali e si riuniscono, promuovono un significativo rinnovamento che investe ogni aspetto della società e del costume. Tale trasmissione avviene in modo spontaneo quanto misterioso, e può occorrere del tempo prima che se ne possano apprezzare gli effetti. Più è alta la fiamma dell’arte, tanto più rapidamente accende gli stoppini dell’anima degli uomini. 
Si può anche valutare che la migrazione degli artisti in aree depresse risolleva le stesse dal degrado, formando centri pulsanti e operativi da cui si diffonde, in modo ribelle, la nuova cultura. Questo è avvenuto, ad esempio, dagli anni Quaranta nel Village di New York, continuando ad estendersi in molte città americane. Lo stesso si era prima verificato a Parigi, nelle fucine di Mont-Martre e Montparnasse dove, lavorando al crogiolo dell’anima creativa, si forgiò l’istinto libertario dell’uomo moderno. 
Attualmente, l’esempio evidente di tale processo è Berlino dove, pur nella confusione che attanaglia l’arte contemporanea, gli artisti si sforzano nel dare nuovi impulsi. In fondo agli artisti importa poco che il sistema economico li utilizzi come agenti del risanamento per innalzare gli indici del mercato immobiliare, se trovano l’occasione per lavorare ed esporre in modo quasi gratuito. Da altre parti, quasi ovunque per la verità, si fa di tutto per rendere impraticabile la vena creativa. 
Tuttavia l’arte pretende la maggior condivisione, perciò aborre i ghetti ma non cresce a meraviglia neppure nelle oasi. L’ambito più appropriato della sua coltura è il cuore dell’uomo, in modo che da lì, dal sacello palpitante dell’individualità, possa propagarsi viralmente contaminando benignamente l’umanità intera. Infatti tutti i cuori sono universalmente connessi nel mistero dell’Anima, e al livello del cuore gli antibiotici (anti-bios ossia anti-vita) della mente non hanno effetto. Questa è l’inesausta speranza, e non è poi tanto peregrina, se basta accendere una candela per disperdere anche la coltre più greve dell’oscuramento.