L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

martedì 20 ottobre 2020

RIBELLIONE DI COSCIENZA

 

L’infame tresca del Potere.

Una situazione orrenda, ingiustificabile e criminosa viene imposta dal Potere mondialista, con la scusa di una falsa "pandemia" che poggia sul terrorismo mediatico, su dati clinici e strumenti diagnostici che sono vergognosamente falsati, su profezie funeste e ingannevoli di "seconda ondata", e sulla caccia agli asintomatici (dato che praticamente non ci sono più malati) i quali effettivamente stanno bene e, come ha detto persino Fauci (!), non sono contagiosi.

È incredibile come la massa abbocchi all'amo spuntato di una così evidente falsificazione, accettando supinamente la Tirannia che distrugge l'economia, il mondo del lavoro, il vivere sociale, la dignità individuale, la salute pubblica e, cosa massimamente vergognosa, mina gravemente lo sviluppo psicofisico dei bambini.

Il Potere mondialista se ne frega altamente degli esseri umani e anche dell'economia, ma questo proprio non viene capito. Il denaro è una illusione che il Sistema crea a piacimento dal suo cilindro magico, fatta di numeri virtuali, truffe macroscopiche e feroci speculazioni. Invece noi dobbiamo lavorare per averlo, patendo la mancanza di lavoro e di denaro; così veniamo vessati, ricattati e messi sul lastrico. Per quanto riguarda gli esseri umani, il Sistema sta lavorando da decenni per espropriarli di ogni consapevolezza e di ogni diritto, per controllarli totalmente, per renderli come robot programmati e senz'anima. Basta uno stato di dormiveglia per accorgersene.

Ma invece si dorme nella grossa. C'è anche chi fa sogni "spirituali" pensando che tanto è solo Maya, senza Vedere che, secondo il progetto criminoso in atto, gli esseri umani verranno programmati chimicamente e tecnologicamente per rendere impossibile la rispondenza alla Coscienza. Il piano è stato esplicitamente dichiarato dal Sistema, purtroppo non è fantascienza. Certamente, la Coscienza resta comunque intoccata dalle trame umane, ma gli uomini verranno degenerati in spoglie senza Luce. E questo l'Esistenza non lo contempla, perciò sarebbe la fine del genere umano. Se si Vede chiaramente, si viene mossi spontaneamente nell'Uno per evitarlo; altrimenti si dorme sognando d'essere svegli.

Molti sono i respingenti e le negazioni dell'evidenza che fanno continuare a dormire pur in questa situazione epocale in cui, come esseri umani, dobbiamo scegliere tra l'involuzione autodistruttiva e una possibile evoluzione. Se il Potere mondialista compie il suo disegno di completa alienazione e schiavizzazione dell'essere umano, non c'è ritorno. Il Sistema, tramite i suoi servi, continua infatti ad affermare che "niente sarà come prima". Capire questo e ribellarsi per Amore è l'unico possibile buonsenso.

 

Sat - Alchimia metropolitana



Il condizionamento del Potere.

Il condizionamento del Potere è sempre stato fortissimo e basato sulla menzogna, imposta in ogni modo dai suoi servi. Prima funzionava la religione con lo spauracchio della dannazione dell'anima. I preti disegnavano inferni immaginari per terrorizzare le persone e costringerle nella gogna della morale e della cieca obbedienza, distruggendo la dignità spirituale dell'individuo e giustificando i crimini del Potere. Ma oggi, dopo l'assoluta imposizione del materialismo, ciò non potrebbe funzionare. Perciò, con la stessa logica perversa, e la stessa stupidità della massa, la menzogna tirannica si rivolge al corpo, anziché all'anima. Inoltre, com'è ben visibile, propugna oscenamente l'immoralità piuttosto che una moralità ormai consunta.

I nuovi preti della religione scientista disegnano la menzogna di un inferno sanitario che esiste solo nelle statistiche truccate, nella propaganda mediatica di regime, nelle imposizioni anticostituzionali della politica, nei risultati truccati dei tamponi che, come si è sforzato di chiarire il loro inventore, non possono essere considerati validi per la diagnosi, dato che possono ingannevolmente far risultare "tutto ciò che ci si vuole trovare" anche se effettivamente non c'è.

Così ci troviamo obbligati a vivere in un inferno sanitario completamente immaginario, in cui gli asintomatici (ossia i sani) vengono considerati dei potenziali untori e dei protocolli "sanitari" completamente folli stanno causando effettivamente dei gravi danni, sia fisici che psicologici, alla popolazione mondiale. Per non parlare del disastro economico. Ogni necessario trattamento medico ai malati viene sospeso per "curare" una "pandemia" inesistente, e questo miete vittime totalmente ignorate, insieme ai suicidi causati dalla crisi economica che viene proditoriamente imposta.

Per una irrazionale paura di morire, artificiosamente indotta, la gente sta effettivamente morendo nella psiche e nel corpo, perdendo la più basilare dignità umana. La morte, che è ineluttabile per la persona, invece dovrebbe essere la grande Maestra che insegna a vivere ogni irripetibile momento nella celebrazione. Tanta paura di morire mostra che non si sa vivere e che si è completamente persa la connessione con l'Essere, divenendo facili prede per gli avvoltoi che fanno di tutto per convincere gli uomini d'essere morti mentre sono in vita. Su questo si dovrebbe riflettere e abbracciare consapevolmente la Vita. E chi abbraccia pienamente la Vita nella Verità vive l'Eterno, diviene radiosamente cosciente di Sé e perciò invincibile da ogni inganno.

 

Il delirio causato dalla paura.

Molti stanno verificando gli effetti disastrosi della paura psicologica che sta dilagando nel vivere sociale come uno tsunami provocato con intenti criminali dal Sistema mondialista. La massa invece è talmente in preda alla paura da non riuscire nemmeno a guardarla, per cui le persone si agitano in uno stato di completa ipnosi difendendo i loro comportamenti paranoici e le ingiustificabili imposizioni dittatoriali; come se tutto ciò fosse inevitabile per un oscuro e ingannevole senso di "salvaguardia" che si scaglia ferocemente contro ogni buon senso rimasto. Questa è l'evidenza di ciò che sta avvenendo.

Tuttavia la riflessione o i tentativi di contrasto sulla paura sono inutili. Va compreso che la paura psicologica è un prodotto della inconsapevolezza. Più si è inconsapevoli della realtà di sé e della Vita, più si è costretti a soccombere alla paura. La vita fittizia dell'ego è dominata dalla paura, anche se ciò viene generalmente mistificato e rimosso. Il Sistema ha semplicemente acceso la miccia di una bomba già pronta ad esplodere, perciò gli è stato possibile provocare tanto disastro. Se gli esseri umani avessero lavorato per divenire consapevoli, cosa che è la "missione" esistenziale dell'uomo, sarebbe stato impossibile.

Questo tsunami di paura psicologica, oltre alle responsabilità criminali del Sistema, evidenzia come l'Umanità abbia completamente sbagliato rotta, foraggiando gli impulsi automatici dell'ego piuttosto che indirizzarsi verso l'evoluzione consapevole. Questo è l'errore che stiamo macroscopicamente scontando, e sul quale la Tirannia fa facilmente leva. Di questo è necessario prendere atto, approfittando dello scoppio del bubbone, per operare individualmente in modo risolutivo.

L'essere umano consapevole trascende le costrizioni automatiche della personalità trovando radici nell'Essere, perciò non è preda della paura psicologica. La Natura di Buddha, che è l'autentica presenza dell'essere umano, non può essere vittima né dell'io né del mondo. Da tale comprensione sorgono la Pace, l'Amore, la Creatività e la sana ribellione.

 


Riguardo alla mascherina.

Non mi interessa dibattere sulla utilità o meno di coprirsi con la mascherina. È talmente evidente la sua inutile nocività - per chiunque si sia onestamente informato o abbia riflettuto sulle assurdità di questo "costume" sociale che, ad esempio, vale in piedi ma non seduti al ristorante o al cinema - che non vale parlarne. Se non per denunciare che i bambini invece sono costretti a scuola ad indossare sempre la mascherina, riportando gravi danni fisiologici e psicologici, mentre nella vita "normale" poi giocano insieme serenamente senza.

Vorrei invece riflettere su implicazioni più sottili di tale aberrazione comportamentale, che viene imposta criminosamente dal Sistema. In alcune società, l'imposizione del velo alle donne non è soltanto un obbligo al pudore e alla proprietà maschilista della bellezza femminile; è un modo di distruggere l'individuazione degli esseri femminili. Il volto è il simbolo dell'identità personale, e il processo di individuazione è uno step basilare dell'evoluzione umana. È necessario assumere una identità, con tutto ciò che comporta, per procedere poi a una più profonda comprensione di sé che si espande nel senso transpersonale e spiritualmente trascendente. Senza il passo basilare dell'assunzione dell'identità individuale, l'intero percorso dell'evoluzione umana diventa impossibile. E questo il Sistema lo sa.

I bambini si osservano lungamente allo specchio per individuarsi in una idea di sé che viene alimentata anche nel rispecchiarsi, con la propria immagine, nel mondo. Coprire il proprio volto comporta una censura del fondamentale processo di individuazione. Si viene negati nella propria specificità che può maturare nelle esperienze di vita, non ci si riconosce e non si viene riconosciuti, si rimane inespressi e ridotti a un corpo che occupa ottusamente lo spazio. Si diventa nessuno, un numero statistico, un automa senza capacità di autoriflessione, e questo il Sistema lo sa.

A questo punto, si potrebbe riflettere sul perché così tante persone accettino supinamente di indossare l'inutile mascherina, senza un ragionevole motivo. La spiegazione va ben oltre la paura di una fantomatica "pandemia". Tutte quelle persone avevano già rinunciato al percorso di individuazione, sono un gregge che nell'ignavia si dispone al macello. Il processo di individuazione comporta una assunzione di responsabilità e il coraggio di uscire dalla massa inerte. E questo viene negato da chi non vuole metterci il cuore, dal burattino che, citando storia di Pinocchio, preferisce rimanere un fantoccio.

L'essere umano contemporaneo è drogato dalla rinuncia a se stesso, nell'affannosa ricerca di una zona di comfort che viene illusoriamente spacciata dalla mente di massa. È privo di fierezza e cultura, smidollato e sciocco. Così la mascherina diviene un chiaro simbolo per legittimare la negazione di sé, un alibi da difendere contro l'elementare buonsenso. È la manifestazione palese, e socialmente approvata, della rinuncia a individuarsi e alla Vita.

Perciò la mascherina viene caparbiamente indossata anche in solitudine, in condizioni che proprio nulla hanno a che fare con l'irrazionale paura di un possibile "contagio". Così la persona si nasconde e si nega a se stessa, celebrando stupidamente la sua incapacità a verificarsi nel vivere e nel maturare consciamente la propria presenza nella Vita.

 

Sat - Idra danzante


Le doglie del parto.

Non è qualcosa di nuovo ciò che proditoriamente sta travolgendo la nostra esperienza di Vita e il vissuto sociale, questo va compreso. La mente/Sistema che mente spudoratamente, reprime, controlla, domina mantenendo l'ignoranza, ha sempre lottato con ogni mezzo contro l'evoluzione umana. Ha assassinato le espressioni del Vero, come Cristo, Mansur, Socrate, Osho, e migliaia di "eretici" e "streghe". La massa applaudiva i roghi condannando se stessa alla tirannia, alle atrocità della Inquisizione e della follia dittatoriale. Noi abbiamo creduto di aver superato questo stadio efferrato, di esserci evoluti nella democrazia, e ora quella stessa posizione ideologica è il cavallo di Troia che subdolamente stringe il cappio. Con tale credenza gli esseri umani sono diventati smidollati e ciecamente condizionati, permettendo che la mente/Sistema arrivasse a questo punto di dominazione globale facendo massima presa nelle menti umane. Ed è un punto di non ritorno, perché gli effetti della programmazione tecnologica che vogliono imporre sarà irreversibile e distruggera' ogni luce della coscienza umana. Se permettiamo che ciò accada.

In un Sistema così globalizzato e coeso nella programmazione assoluta, la rinascita della sana ribellione e della spinta evolutiva può avvenire soprattutto nelle coscienze umane che si risvegliano, divenendo fuochi invincibili della Consapevolezza. È sempre stato così, la Fiamma della Consapevolezza portata dagli esseri umani evoluti non si è spenta con il loro martirio, ma ha continuato a nutrire i semi del risveglio che oggi sono pronti a fiorire. Oggi infatti la posta in gioco è così alta e urgente, e la malattia dell'ego è giunta nella fase terminale, che il risveglio delle coscienze umane è l'unica soluzione, interiormente sostenuta dal Piano Divino. Non sarà possibile alcun cambio di rotta, senza il ravvedimento consapevole che trascende l'ego portando l'energia a rifiorire impersonalmente nel Cuore.

Non può essere un processo indolore, attraversiamo le doglie del parto per un essere umano totalmente rigenerato, discontinuo dal suo passato inconsapevole. Vanno abbandonati tutti gli schemi in cui abbiamo ciecamente creduto, le illusorie zone di comfort, i compromessi che abbiamo sostenuto. La personalità deve morire aprendosi alla Fiducia irragionevole che muove il Cuore, rinascendo gloriosamente in Questo, lasciandosi guidare dalla Volontà Divina oltre il conflitto. Questo porta ad attraversare il dolore personale, che può essere dissolto nella testimonianza. È necessario calarsi profondamente fino alla Radice dell'Anima, che brilla nascostamente nell'uomo come Fiamma di Amore/Coscienza. Da là vengono il coraggio, la forza, la creatività e l'agire nella unità per il Bene. La persona è incapace di risolvere la crisi epocale che stiamo attraversando, perché il suo stesso fondamento, l'ego, è partecipe nel problema. Ma in noi agisce intrinsecamente la Forza creativa dell'Essere Divino che per manifestarsi attende il risveglio della coscienza umana.

 

Sat - Il creatore

Bruciare il Karma.

Per la subdola "lotta" governativa contro una "pandemia" che è stata smentita sia dai medici coscienziosi sia dalle statistiche sanitarie, che è stata trattata in modi sbagliati che hanno fatto danni maggiori, e che ormai chiama forzosamente in gioco gli asintomatici (sani) non potendo reggersi altrimenti, si sta instaurando la gravissima "dittatura sanitaria" che è sotto gli occhi di tutti. Chi lo nega è evidentemente in malafede o in preda a uno stato psicotico. Questa è l'evidenza, perciò non intendo convincere nessuno ad aprire gli occhi, né dibattere sterilmente. Ogni essere umano, volente o nolente, deve rispondere alla propria coscienza riguardo al karma che sta creando e sta contribuendo a sostenere.

Il "mio" invito, rivolto a chi si dispone ad essere cosciente, riguarda essenzialmente la possibilità di "uscire" da questo karma pesante, volgendosi alla pacificante consacrazione impersonale in Amore/Coscienza. Si può sostenere questo pesantissimo attacco solo ancorandosi nella Centralità spirituale che non risente dei condizionamenti, e da là sorge la vera Forza. Ciò ovviamente non significa evitare di vedere quello che sta accadendo, né di astenersi dal chiarire i molti oscuramenti, né di essere sanamente ribelli. Siamo ispirati dall'Esistenza a porgere spontaneamente e amorevolmente ogni aiuto, agendo creativamente dovunque sia possibile. Il necessario impegno comporta soprattutto disfare consapevolmente l'identificazione personale e il compromesso, cessando di alimentare il drammatico karma collettivo e divenendo una fiaccola ardente di Verità. La prova è ardua, ed è destinata a bruciare ogni menzogna ed ogni illusione. Solo nella fiaccola del Vero accesa nelle nostre mani, danza il passo di Vita destinato a creare il Nuovo.

 

Sat - Arca di Coscienza

Divenire coscienti.

Solo se non ci si lascia influenzare dalla mente di massa e si disfano i condizionamenti della personalità si può divenire coscienti. Nell'essere umano, la coscienza è come un Sole coperto dalle nubi prodotte automaticamente dalla mente. Quella Luce deve essere suscitata e rivelata tramite l'impegno evolutivo, che disfa le opacità e fa uscire l'individuo dalla massa. Gli individui sono rari.

Assumere individualmente coscienza comporta sostenere un percorso evolutivo, impegnarsi per realizzare una visione chiara e originale (vicina alla verità originaria), smettendo di essere soltanto una copia carbone che pensa e agisce in modo conformista. Essere individuo significa aver formato la propria anima in solitudine, continuamente mettendosi alla prova per verificarsi, per essere realmente vivo e autentico. L'individuo è naturalmente ribelle alle menzogne sociali che rendono burattini del Sistema fondato dalla mente, poiché riflette nella conoscenza e agisce autonomamente seguendo la propria ispirazione. È con tale coraggio che si diviene veramente umani.

Chi è maturato come individuo diviene ispirato, creativo e in grado di amare davvero, e continuamente si trasforma nel senso evolutivo. E soltanto compiendo meditativamente il percorso di individuazione, l'essere umano che ha preso coscienza di sé può superare anche quella, giungendo a fondersi impersonalmente in Coscienza/Amore.

 

Mancanza d’anima.

Ora quello che ha detto Gurdjieff è quanto mai visibile. Ed è necessario trascendere l'orrore e lo sconforto nella testimonianza, calandosi nel Centro imperturbabile dell'Energia di Vita da cui scaturisce in modo impersonale il Fuoco consapevole e ribelle della trasformazione di coscienza. È questa la Forza della possibile guarigione dell'esistenza umana, altrimenti condannata all'autodistruzione.

"La maggior parte della gente trascorre tutta la vita senz’anima, senza padrone interiore. Per la vita ordinaria, l’anima non è affatto necessaria. Una percentuale considerevole della gente che incontriamo per strada è vuota dentro, cioè, in realtà è già morta. È una fortuna per noi che non lo vediamo e non lo sappiamo. Se sapessimo quante di queste persone sono in realtà morte e quante di queste persone morte governano le nostre vite, impazziremmo dall’orrore."

                                                          G.Gurdjieff

 

La mente di massa.

La mente massificata, tarata sul minimo comun denominatore, è indolente e tende alla comodità, a uno stato di comfort illusorio che non richiede impegno. La mancanza di impegno spegne l'anima e mantiene in uno stato di sonno incosciente e non creativo, dove al massimo si diventa reattivi quando ci si sente disturbati. Si resta imprigionati in una ottusa immobilità che delega ogni necessità decisionale. Così, ovviamente, è impossibile evolvere individualmente e, rinunciando alla fierezza dell'Essere, si è preda della manipolazione sociale.

Di questo il Sistema ha sempre approfittato per soggiogare l'individuo. La religione ha dato dogmi e risposte "spirituali" preconfezionate, per ipnotizzare ed obbligare gli esseri umani al cieco fideismo che azzera la spinta dell'anima all'autentica ricerca interiore. In modi simili hanno agito e agiscono la Politica, l'Economia e l'organizzazione sociale. Possiamo notare che, dagli anni 60, il sogno consumistico che prometteva alla massa ogni comodità ha creato un'umanità smidollata e fiacca, priva di spirito creativo e ribelle. Questo si è verificato in modo generalizzato, e ancor più drammaticamente nelle giovani generazioni.

La nostra società è ormai totalmente priva di Anima, consacrata scioccamente al rifiuto dell'impegno. Conta solo il denaro perché può comprare le comodità. Così anche gli artisti sono diventati incapaci di creare; hanno rinunciato all'autentica ricerca dell'arte e si vendono alla mente/Sistema sfornando prodotti di massa. Vanno di moda i falsi guru della mancanza d'impegno, che insegnano la supina accettazione dello status quo, blaterando sulla libertà interiore che, senza un appassionato impegno di ricerca interiore, non può essere effettivamente realizzata.

Senza impegno non si discerne il vero dal falso, non c'è cultura, non si è creativi e non si evolve, poiché si resta aggiogati alle "comodità" della mente che rifugge la respons-abilità. Una tale indolenza animica porta a sognare che "tutto andrà bene" e lascia che tutto vada allo sfascio tenendo gli occhi ben chiusi. Lo stiamo vedendo chiaramente in questo periodo travagliato. Nessun sofismo riscatta l'ignavia dell'essere umano che non si saggia nell'ardente impegno come oro nel crogiolo, affinché risalti l'aureo splendore del Vero.

 

Sat - Fare luce nel buio

Testimoniare l’orrore.

Non ti ritrarre all'orrore, abbi il coraggio di Vederlo. Nel Vederlo ti accorgi che viene prodotto dallo stesso ego che corrompe il tuo vivere la Vita. Sullo schermo del mondo ora è proiettato in un kolossal in technicolor, ma è sempre la mente il proiettore, quella stessa mente che, in modi meno forsennati, puoi riconoscere in te. Vedine l'orrore nella magnitudine, provane l'immenso disgusto. Chi sfugge a questo, ficcando la testa come uno struzzo in uno sterile sogno spirituale, sta proteggendo il suo ego negandolo. L'ego non esiste ma è la causa dell'inferno, di ogni inferno. A che giova negarlo? Vedilo fino in fondo, solo nel sommo disgusto può essere abbandonato. Non coprire il veleno con una patina di zucchero, sentine tutta l'amarezza fino a sputare la sua stessa origine, che è il sogno pernicioso d'essere un io.

Quell'incubo personale viene interrotto solo quando si rifiuta consciamente il suo veleno, non quando si edulcora con scuse "spirituali". Chiaramente non ti è mai appartenuto, non sei mai stato là, ma ciò vale solo per chi lo ha Visto. Per uscire dall'Inferno devi vederne i peccati, averne orrore e abbandonarli. Soltanto così ti scopri autenticamente nella Luce. Perciò Virgilio, guidando Dante attraverso l'Inferno, dice: "Non ti curar di loro, ma guarda e passa". Guardando il fosco teatro dell'ego nella testimonianza, provandone il disgusto, si passa nella Luce del vero Essere in cui anche quel disgusto è dissolto.

 

Sat - L'Uomo Nuovo

Lasciate che i morti seppelliscano i morti.

Molti che sfuggono alla ipnosi di massa che è in atto si sentono disorientati e si chiedono cosa possono fare. Più che di fare, la situazione drammatica in cui ci troviamo richiede di essere. Di essere sempre più consapevoli e allineati con la Forza creativa dell'Esistenza.

È chiaro che è necessario opporsi consciamente, in ogni modo possibile, alla strategia schiavizzante e distruttiva del Potere mondialista che occultamente manovra i fili di tutti i pseudo governi. Si potranno impedire, me lo auguro vivamente, alcuni aspetti feroci del loro programma criminale, ma non facciamoci illusioni. Il progetto del Sistema è globale, è stato accuratamente preparato per decenni, conta su forze e su risorse enormi, e investe ogni aspetto del vivere sociale. E la maggioranza dormiente lo segue supinamente senza tracce di dubbio. Dobbiamo prendere atto che viviamo una situazione generalizzata di follia criminale e di psicosi di massa, e perciò impegnarci nel cercare di limitarne i danni e di salvaguardarci, sia nelle condizioni di vita sia interiormente. Chi non è sotto ipnosi si trova nella situazione di un sano che vive dentro un manicomio, in mezzo ai pazzi. Come disse Cristo, ciò richiede di essere innocenti come colombe e scaltri come serpenti.

Questo Sistema è completamente marcio, corrotto e votato all'autodistruzione. Non si può pensare di cambiarlo o di sanarlo in alcun modo. Il compito di chi è a occhi aperti consiste nell'operare al più altro grado per la ribellione consapevole e per l'evoluzione individuale e sociale, insieme a coloro che sono pronti a farlo. È l'unico modo per mantenere viva la possibilità dell'esistenza umana. È necessario elaborare insieme, nella coscienza e nell'amore, una nuova cultura, un nuovo paradigma dell'essere umano, delle forme di autogestione economica e sociale che siano discontinue dal passato, catalizzando la possibilità di un mondo nuovo. Questo può essere fatto solo fuori, per quanto possibile, o ai margini del Sistema. Ci vuole coraggio (agire dal cuore) e la grande Forza che sorge dal riconoscimento dell'Uno, arrendendosi all'insegnamento di Cristo: lasciate che i morti seppelliscano i morti. Voi siate vivi e fieramente ispirati dalla Vita.

 

L’arte della spada.

"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa".

                                                             Il Cristo

Molti in questo momento stanno vivendo quello di cui parla il Cristo: chi Vede con chiarezza ciò che sta accadendo, la Tirannia esercitata con la "dittatura sanitaria", suscita odio persino dai suoi familiari. La semplice affermazione di ciò che è evidente, alza alta l'onda del risentimento rabbioso di chi preferisce tenere gli occhi chiusi e continuare a dormire. Chi sa di osservare in verità non odia chi crede al falso, piuttosto cerca di aiutarlo a vedere meglio, perché la verità non ha bisogno di essere ciecamente difesa. Invece chi è in preda al condizionamento è inconsciamente nel dubbio, e poiché non vuole verificarsi non trova di meglio che odiare forsennatamente chi pone dei sani spunti di riflessione. Basta leggere i commenti carichi di odio che vengono dati a chi nei post mette legittimamente in dubbio la gestione tirannica della cosiddetta "pandemia". Ci vorrebbe davvero poco a constatare le menzogne e i crimini anticostituzionali del Potere, ma siccome molti non vogliono farlo ecco che in loro scatta l'irrazionale vampata d'odio. Questo meccanismo perverso si innesca pure in famiglia, e contro gli amici, sembra non conti più l'amore che c'è tra le persone.

La spada di cui parla il Cristo è quella che recide i fili che reggono la menzogna, ed ogni essere umano dovrebbe cercare di impugnarla per seguire onestamente la verità. Ma non è così, a causa della paura, dell'ignavia, dei compromessi supinamente accettati, ed è un meccanismo inconscio sul quale è necessario far luce. Perché il Cristo dice di essere venuto a separare il figlio dal padre, e così via? Il padre rispetto al figlio rappresenta l'autorità imposta per tutelare lo status quo, che pretende l'obbedienza alle norme. Lo stesso la madre per la figlia, e la suocera per la nuora. I giovani, anche se oggi non funziona più così, hanno sempre manifestato una ribellione allo status quo per giungere a una nuova e più veritiera visione.

Chiaramente ciò accade in ogni situazione in cui l'individuo si volge alla ricerca della verità, per essere autentico e consapevole. Lo sperimenta quasi ogni individuo che si volge alla ricerca interiore, l'ostracismo familiare. È davvero triste, lo so come molti lo sanno, che "i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa", ma così va il mondo. E per il sincero ricercatore c'è in questo più di una profonda lezione. Siccome l'inconsulta reazione viene da chi ami, sei trattenuto dal rispondere odiando e vai nella compassione. Inoltre diviene sempre più chiara la non-identificazione con la struttura familiare che è la fucina in cui si è formato ed è sostenuto l'ego. La libertà è da se stessi, in quel taglio di spada che amorevolmente taglia ogni menzognero legaccio.

 

Sat - Jerico Blues

L’unica Arca possibile.

Nella drammatica esperienza che stiamo forzatamente vivendo, l'essere umano per ora sta dando, in generale, la peggiore manifestazione di sé. Tranne una minoranza che per lo più si trova sotto attacco da parte di chi si agita nell'incubo. Ed è vero che l'Umanità è gravemente sotto attacco, certamente non quello che viene ipnoticamente spacciato e creduto.

La mancanza di connessione con l'Anima rende deboli, spaventati, isolati, nemici l'uno dell'altro e della Vita, ottusi, autodistruttivi, spinti in massa verso il baratro. È davvero incredibile come questo inferno stia accadendo principalmente per le menzogne che la massa sostiene ciecamente. L'individuo si sta consegnando ad un olocausto progettato da anni dal Potere mondialista, e che non ha voluto vedere per coltivare la propria illusoria zona di comfort e soddisfare i propri vizi. Persino ora, di fronte all'evidenza più smaccata, si schiera a difesa delle trame oscure per non mettere in discussione e guarire la malattia costituita dal suo ego, magnificato dalla mente/Sistema. Per cercare di salvare le proprie credenze e non volgersi alla necessità di una radicale svolta evolutiva, stupidamente la persona non protegge se stessa, coloro che ama, il proprio lavoro, la propria qualità di vita, la propria salute, i suoi diritti costituzionali. Si ostina a credere al peggiore inganno mentre tutto va a rotoli, pur se di questo immane sfacelo deve pur accorgersi. Temendo di morire per una "pandemia" inesistente, sta scavando la fossa in cui effettivamente stanno morendo lei stessa e il suo intero mondo. Sarebbe possibile una maggiore inconsapevolezza?

Effettivamente l'essere umano sta pagando il carico ormai insostenibile delle sue mancanze, e tutti i nodi stanno venendo al pettine. Il conto del karma pesante che egli ha formato e continua a sostenere nell'inconsapevolezza è e sarà molto salato. Pur nella testimonianza, è tristissimo Vederlo. L'unica Arca di salvezza possibile per non morire dentro e per non restare seppelliti dalle macerie, essendo completamente travolti, si può trovare calandosi nella testimonianza centrata nel Cuore. In tale disposizione in Amore/Coscienza confida l'Esistenza per una possibile rinascita.

 

 SAT

venerdì 7 febbraio 2020

La Fioritura del Vero

L'inizio del mio nuovo libro LA FIORITURA DEL VERO:


Senza piedi sulla Via

La Via del Colibrì è libertà, leggerezza, Intuizione, celebrazione di Vita, creatività ispirata, sospensione a mezz'aria in cui puramente si testimonia il Mistero dell'accadere. È la Via della gioiosa riduzione in cui l'io è dissolto nella divina Vastità della contemplazione, e l'agire spontaneo scaturisce gioiosamente dal Silenzio.

Sulla Via del Colibrì non c'è alcuno scopo, non ci si assoggetta a regole costrittive, non si pongono obiettivi e pretese da soddisfare, non si assumono compiti di espiazione e salvazione, non si spera di santificare l'inesistente persona. La senti questa Libertà che canta nel Cuore? Così intenso è il soave richiamo del Vero, da non lasciare spazio all'illusione e alla distrazione. Qui nel momento, aprendosi totalmente alla Grazia, si viene irresistibilmente attratti dalle fioriture del Divino schiuse ovunque. La Via del Colibrì segue il Profumo. Cessa la lotta né si indulge annaspando nell'Ombra, perché si vola rapiti dal richiamo della Luce. Nella Luce si Vedono chiaramente i disegni contorti dell'Ombra e si abbandonano, guarendo limpidamente nell'Amore. Dall'inesauribile creatività del Cuore sbocciano messaggi di Vita che aprono nuovi percorsi.

Nel tuo cuore il Colibrì attende di essere risvegliato, per volare senza peso oltre te stesso, nell'estasi di Vita. 





Anima cara, non cercare il risveglio, come potresti? È lo stato naturale del Tuo Essere, ma tu non Ti conosci. Conosci diecimila storie inventate e contraddittorie sul tuo conto, ma niente di quello è reale. Perciò come puoi cercare il risveglio senza minimamente sapere a cosa somiglia? Nulla può assomigliargli. E tutto quello che hai letto e ascoltato al riguardo, anche quello è soltanto un carosello di storie che gira nella tua mente.

Cerca piuttosto l'Amore, che un poco lo conosci. Hai assaporato il suo Fuoco che talvolta ti ha arso il cuore sprigionando vapori profumati come l'incenso. E non importa se per sfiducia ti sei ritratta nel mondo di cenere delle relazioni: la brace dell'Amore non può essere spenta ed è pronta per accendere il falò sacro. Hai assaporato la dolcezza dell'Amore, e non importa se nell'inconsapevolezza si è presto tramutata in amarezza: nel favo segreto del tuo cuore il miele è sempre maturo. Cerca in te l'Amore fin dove Esso risplende come il Sole che annulla ogni ombra. Non temere di bruciare la tua grezza sostanza, poiché quella proietta l'ombra che non fa Vedere il divino Sole della Tua autentica Natura.

Cerca piuttosto la Bellezza, che un poco la conosci. Trovala estirpando dal tuo occhio lo schermo su cui illusoriamente vedi agitarsi i fantasmi della bruttezza, imbellettati per sembrarti attraenti. Ad occhio veramente nudo, si riconosce la Bellezza che spolvera via ogni fantasma Vedendo nell'Essenza. Metti a fuoco la Visione e appena cogli la Bellezza resuscitala pienamente in te e nel mondo come amorevole benedizione. La genuina Bellezza è la Verità cosciente dell'Anima, e dall'interno si riversa spontaneamente in superficie donando splendore al Giardino di Vita. Perciò guarda nell'Anima oltre le umide nebbie delle emozioni, se vuoi trovarla. Togli il soggetto e l'oggetto cosicché la Bellezza sia svelata, e fanne l'altare della tua Preghiera.

Cerca piuttosto la Gioia, che un poco la conosci. Fuori ne trovi solo quel poco che tu stessa proietti sulle cose, non ingannarti. Lo smalto brillante della gioia che dipingi sugli oggetti e sulle situazioni presto si sfalda e vola via come le foglie d'autunno. Se rimpiangi quella volatile apparenza, corri dietro a lei nella tristezza. La Sorgente della Gioia è nel tuo cuore, ed è là che dovresti affondare per dissolverti totalmente. La Gioia è il liquido amniotico dell'Amore in cui l'Essere innato eternamente vive, ed è da Lui che sempre sorgono le inarrestabili maree spumeggianti dell'estasi dell'Anima. Ma se tu poni condizioni, ecco che ti affanni sulla riva in secca e nessuna gioia abbocca al tuo amo. Tuffati, tuffati profondamente nel Cuore senza alcuna richiesta o certezza, e non sarai deluso. Apri l'ostrica del tuo cuore per restare abbagliato dallo splendore della Perla, e allora dirai: "Ero povero e triste, perché la Ricchezza era in Me ma non la Vedevo!". 



La medicina per l'anima è l'Amore. Chi ti ama dona alla tua anima un possibile ristoro, ma è quando tu ami che in te avviene realmente la guarigione. L'Amore è il veleno benefico che dissolve l'ego, il dolce calore che fonde le forme all'Essenza.

Trasmuta il tuo cuore nella distilleria dell'Amore, sii sempre ebbro del suo Spirito e abbraccia il mondo con la folle esultanza dell'ubriaco. La sbronza di chi si ubriaca del mondo è triste e violenta, cerca di ubriacarti di Spirito se vuoi esultare recuperando il senno. 

Fatti tu stesso Vino nella vigna del Cuore, lasciando che ogni parte del tuo essere sia spremuta come grappoli maturi fino all'estrazione del succo Di-Vino. Così nell'Amore sarai guarito e sarai guarigione. 



L'Alchimia interiore. 


La persona è irreale, esiste e fa tutto l'Esistenza che è una Unità sorta dalla Consapevolezza. Perciò nella realtà non c'è effettivamente merito né colpa della persona, qualsiasi cosa faccia, semplicemente perché essa non è un'entità che esiste autonomamente. Tuttavia questo è vero quando è Visto dalla prospettiva dell'Assoluto, non nel relativo. Nella manifestazione duale è necessario che la persona, anche se non è effettivamente esistenziale, si renda respons-abile del suo agire, e ciò significa che deve assumere consapevolezza. Un animale non può essere né consapevole né respons-abile di come agisce, ovviamente è la Vita che lo muove. Riguardo all'essere umano la faccenda è molto più complessa poiché, seppure è sempre l'Esistenza che agisce (non esistendo l'identità personale), lo fa conferendo all'apparente individuo una respons-abilità potenziale, alla quale egli risponde con modalità più o meno consapevoli. Infatti, possiamo convenire che l'essere umano può "scegliere" di essere creativo o distruttivo, non è vero?

Un maestro zen stava traghettando il fiume su una barca sulla quale c'era anche un orgoglioso samurai. Il samurai gli chiese, con arroganza, la differenza tra l'Inferno e il Paradiso, ma il maestro non rispose. Sentendosi offeso dalla mancanza di considerazione, il samurai si arrabbiò moltissimo e sguainò la spada per colpirlo. A quel punto il maestro lo guardò profondamente negli occhi e disse: "Questa è la Via dell'Inferno". Il samurai si sentì colpito dalla sua affermazione e recuperò la lucidità, perciò immediatamente rinfoderò la spada. E il maestro seraficamente disse: "Questa è la Via del Paradiso".

Con ogni essere umano la Vita sperimenta la potenzialità straordinaria di assumere respons-abilmente consapevolezza uscendo dall'automatismo istintuale e reattivo. L'istinto dell'animale è innocente perché è naturale, invece l'istintività automatica dell'essere umano è innaturale perché viene condizionata psicologicamente. La psiche umana sorge in modo individualizzato tra l'istinto animale (che è impersonalmente naturale) e la piena consapevolezza (che è impersonalmente trascendente). L'impersonalità è la genuina espressione esistenziale, però in quella impressione di individualità che contraddistingue l'essere umano si esprime la possibilità del risveglio. L’Esistenza opera anche la risalita cosciente dell'Energia vivente portandola al riconoscimento della sua Sorgente; compie questo miracolo attivando nell'essere umano la potenzialità di un consapevole incremento vibrazionale tramite l'auto-riflessione volontaria. Così l'individuo si trova ad essere potenzialmente respons-abile di sé stesso, anche se in realtà non c'è nessuno che possa esserlo realmente. Infatti con il risveglio è Visto che solo la Vita/Coscienza esiste e opera. È un meraviglioso paradosso!

Un artista, per fare un valido esempio, deve assumersi la respons-abilità della creazione, altrimenti sia lui che la sua opera soggiacciono al caos e all'automatismo reattivo della mente. Egli si mette alla prova scartando gli errori, affinando man mano la sua percezione nel volgersi all'Ispirazione e il talento che è necessario per manifestarla. Mentre procede creativamente nel suo lavoro, l'artista, in modo più o meno consapevole, agisce maturando se stesso e tendendo alla perfetta realizzazione. Se la sua opera viene alchimisticamente compiuta, egli si accorge di non poterla rivendicare come propria, perché viene riconosciuta, in modo indubitabile, come un frutto impersonale dell'Ispirazione. Infatti un'opera realmente ispirata si mostra più grande e consapevole dell'autore, tanto che i veri artisti quasi si vergognano di firmare le loro opere, e apprendono da esse. Nonostante l'impiego effettivo del suo impegno, l'artista può giungere ad intuire di essere inesistente e che solo l'Arte/Vita esiste. 

Certamente, nel corso del processo creativo l'artista commette degli errori, manifestando le opacità che provengono dalle proprie implicazioni psicologiche e automatiche, come dalle inevitabili cadute d'Ispirazione. L'opera e lo stesso artista maturano proprio nel riconoscimento di quegli errori e dalla loro correzione. Erano dell'artista quegli errori, se, come abbiamo Visto, egli non è personalmente esistente? Egli deve comunque assumerseli per procedere nella possibile evoluzione. Era dell'artista l'Ispirazione che lo ha guidato? Egli deve comunque farla propria per poterla incarnare nell'opera. Nello stesso tempo l'artista deve farsi da parte per consentire alla Forza dell'Ispirazione di agire liberamente. La realizzazione del capolavoro è effettivamente il risultato dell'assenza dell'artista e dell'agire della Consapevolezza universale. L'artista realizza il suo capolavoro scomparendo, e la sua scomparsa è il capolavoro della Coscienza.

Come avviene nell'Arte, nello stesso modo accade nell'Arte di Vita che procede tramite l'Alchimia interiore. Per questo Dante ha detto che non siamo fatti per vivere come bruti (assoggettati all'istintualità che, tradotta psicologicamente, assume nell'essere umano degli aspetti innaturali e malati) bensì per seguire Virtù (l'Ispirazione della Coscienza) e Conoscenza (il Vedere che tutto accade nell'Uno secondo l'Amore, tendendo a culminare la trasformazione alchimistica della coscienza umana). Nel divino Paradosso, soltanto con l'impegno dell'alchimista il piombo apparente diviene l'Oro che sempre è.


Sat

martedì 29 novembre 2016

Vibrazione e creazione artistica

Ormai e' accertato anche dalla scienza che una forma o una linea disegnata producono determinate frequenze, come ha testimoniato l’utilizzo millenario di diagrammi magici, di simboli ermetici e alchimistici, di disegni rituali.  Ed è noto che i colori hanno delle frequenze specifiche. Proviamo quindi a riflettere sul fatto che un dipinto è una speciale composizione di colori, linee e forme. Esso è un fenomeno materialmente identificabile, in quanto è percepibile con i sensi, ma, per quanto abbiamo detto, risulta anche dotato di una natura vibrazionale e invisibile. Possiamo quindi considerare che il dipinto è essenzialmente una composizione di fattori creativi (colori, linee e forme) che è satura di vibrazioni. Ma dobbiamo significativamente valutare dell’altro.
 
Satvat - Arca della saggezza solare - acrilico su tela, 2016
La fisica quantistica ha dimostrato che il risultato di un esperimento non è prevedibilmente meccanico, bensì dipende anche dall’attitudine mentale di chi lo conduce. Il principio di Heisemberg definisce che un’energia può manifestarsi come onda e/o particella, cosa del tutto illogica, assecondando per giunta la convinzione dell’osservatore. Ed è chiaro che il pittore non concepisce il quadro in modo casuale, disponendo i vari elementi in modo automatico e non significativo come farebbe una macchina, ma lo fa  seguendo le proprie emozioni e, nei casi migliori, assecondando il sentimento e la virtù misteriosa dell’ispirazione. Ciò evidentemente comporta che gli elementi della creazione assumono delle valenze ulteriori e potenziate che non soltanto si assommano nell’insieme, ma sono vivamente dettate dall’attitudine animica dell’autore, come è confermato dal principio di Heisemberg.

Infatti, quello che fa l’artista non è la costruzione prosaica di un oggetto inerte, piuttosto è la creazione di un tessuto di frequenze che, quando queste sono elevate e armoniose,  partecipa la nascita di una vita nuova e brillante. E’ chiaro che il risultato può essere sia elevato che basso, armonico o disarmonico, ispirante o ottundente, e ciò evidenzia la responsabilità creativa dell’autore. Quando egli procede saggiando la visione interiore e approfondendo l’alchimia creativa, trova nell’ispirazione i nessi esoterici che producono l’armonia, tanto che basterebbe spostare di poco una linea, o cambiare una forma oppure un colore, per far precipitare il climax sia visibilmente estetico che sottilmente energetico dell’opera. Effettivamente, quello che è presente in un’opera d’arte può essere intuitivamente percepito, ma non può essere pienamente colto dai cinque sensi e codificato mentalmente.

mercoledì 23 novembre 2016

La verita' del cuore

Il cuore, fucina alchimistica della creazione.

La frase “segui il tuo cuore” è divenuta d’uso comune, e viene ripetuta con enfasi sentimentale nelle produzioni della cultura di massa (libri, film, eccetera) e nella pubblicità. Ma il sentimentalismo è una diminuzione corrotta del sentimento. Seguire il cuore ha la massima importanza, però nella sua autentica natura il cuore non ha alcuna implicazione mentale/emozionale; è piuttosto il crogiolo interiore da cui si sprigiona il fuoco spirituale che brucia le falsificazioni manifestando la verità creativa dell’Anima.



Nella sua natura essenziale, il cuore dell’essere umano convibra con le altissime frequenze della Forza Universale e nella Tradizione esoterica è considerato come la sede dell’Anima. Gli scienziati hanno studiato che il cuore può emettere delle frequenze cento volte più potenti di quelle cerebrali, e genera un campo elettromagnetico (potere di manifestazione) che è cinquecento volte più grande di quello cerebrale. Inoltre ha la facoltà di produrre l’ormone naturisticomitrale che attiva la ghiandola pineale. Chiaramente intendiamo l’accezione energetica e spirituale del cuore, certamente non quella fisiologica. Hui-neng, sesto patriarca dello Zen, ha scritto che «il cuore è tanto ampio e tanto grande come il vuoto spazio celeste[1]». Questo centro irradiante e cosciente comprende l’alto e il basso, il manifesto e l’immanifesto, il dentro e il fuori. Il cuore corrisponde al nucleo attivo e vivente della Madre Terra, e all’Amore formativo della Sorgente originaria, veicolato dalla Luce Debole. Il cuore ama, e l’amore annulla la distanza nel riconoscimento empatico dell’Uno. Come scrive Giuliana Conforto, «il “cuore” è il crogiolo alchemico dove può svanire il vecchio e apparire il nuovo stato in armonia e diretto contatto con l’intero Universo, il poco visibile e il tanto invisibile[2]».

Gli antichi precetti dell’arte estremo-orientale ribadivano che per creare con verità l’artista deve innanzitutto «placare il corpo-mente». Questo comporta l’acquietarsi del flusso caotico e dispersivo delle emozioni (cariche di magnetismo che ripropone gli schemi mentali), in modo che l’energia purificata si raccolga nel centro spirituale del cuore, il quale armonizza e riattiva l’espansione dell’intero sistema energetico. In tale processo, l’energia cosciente risvegliata passa dall’ottava dei chakra inferiori a quella dei chakra superiori. Infatti a quel punto essa risale nel canale ascensionale del chakra della gola, la cui funzione è generalmente sminuita sul piano orizzontale della comunicazione personale, attivando la creatività ispirata ed evolutiva.

Satvat



[1] Satvat S. Della Puppa – op.citata, 2009
[2] G. Conforto – Universo organico e l’utopia reale – Macro, 2005 pag. 24

mercoledì 9 novembre 2016

L'esperienza intuitiva

La sperimentazione esoterica della espressione creativa viene trascurata non solo dall’approccio psicanaltico, ma anche dai numerosi arteterapeuti che coltivano nei loro allievi solo una espressività istintiva, che viene erroneamente definita intuitiva. L’intuizione non è affatto così a buon mercato, poiché comporta una radicale trasformazione della coscienza. Non c’è nulla di automatico, fortuito, sentimentale o ingenuo nell’approccio realmente intuitivo. L’intuizione sorge dall’aver compiuto un processo alchimistico di evoluzione interiore che spalanca le porte della percezione, libera la genuina spontaneità e attiva potentemente la Guida interiore.
E’ questa Guida che porta alla scoperta dei nessi occulti, decifrando a livello esistenziale i messaggi simbolici che si manifestano nell’opera sorgendo spontaneamente dal subconscio. Per compiere tale processo è necessario acquisire una reale conoscenza meditativa, mentre sono del tutto inefficaci le interpretazioni che la mente ingegna con informazioni prese a prestito.
Ciò significa che il viandante creativo non si trastulla operando superficialmente o intrattenendosi con proiezioni spiritualiste, bensì, come vero alchimista, utilizza le operazioni dell’arte per acquisire conoscenze utili a scendere nelle viscere della interiorità animica sino a trovare la “pietra occulta” della rivelazione.
Satvat

martedì 25 ottobre 2016

La magia della scrittura e dell'arte

Sul libro Essere nel Sogno di Florinda Donner, strega del seguito di Castaneda, ho trovato la perfetta esplicazione della magia della scrittura, che e' la stessa in ogni forma dell'espressione artistica.

"Le idee mi giungevano con un'incredibile chiarezza e lucidità. Mi pulsavano nella testa e nel corpo come onde sonore. Udivo e vedevo simultaneamente le parole. Tuttavia non erano i miei occhi o le mie orecchie a percepire quello che avevo di fronte. Erano piuttosto dei filamenti al mio interno che si protendevano e, come un aspirapolvere silenzioso, risucchiavano le parole che brillavano davanti a me come granelli di polvere."

Quanto ha scritto Florinda Donner  risuona esattamente con la mia esperienza, anche se le immagini descrittive che userei sarebbero leggermente diverse. Questo accade quando ci si rende atti a ricevere l'ispirazione o, per dirla con altre parole, l'emisfero destro del cervello e' pienamente attivato come antenna di ricezione universale. Si ha questa forte sensazione di visione auditiva, di agganciare dal profondo, senza il minimo tentennamento o errore, le giuste forme che si materializzano dal nulla, di dipanare una matassa di significati palpabili che pure resta coesa, senza alterarsi o disperdersi, nella matrice nascosta di ogni possibile significato. C'e' una forza infinita in tale qualità di espressione, perché essa non sorge dalle limitazioni interpretative dell'io ma e' un significato vivente che spontaneamente indossa l'abito più adatto a rivelarsi, il cui potere e' il silenzio che ne precede la stessa manifestazione. Allora non e' la persona che parla mediando i suoi fraintendimenti; si potrebbe dire che il Tutto esprime direttamente la sua incognita saggezza in modo certo e indubitabile.



Questa e' la maggior benedizione per lo scrittore, per l'artista, per l'essere umano in generale quando sia riconnesso a tale Fonte. Perché a quel punto egli conosce di non essere un io bensì la forza stessa della vita; altrimenti come potrebbe trarre quelle parole dal vuoto e soprattutto comprenderle, viverle intimamente nella carne e nello spirito? Quindi la pratica creativa, se svolta con l'appropriato orientamento meditativo, e' una Via meravigliosa per scoprire la Natura di Buddha.

La Via della creatività e' in questo senso una Scuola di iniziazione, e come tale va praticata con passione e totalità, dato che non si possono auspicare esiti brillanti senza compiere l'affinazione interiore. La prima cosa su cui indirizzare gli sforzi, cosa che vale per ogni forma d'arte come in generale per la vita di ogni essere umano, e' attivare pienamente l'emisfero destro la cui attività intuitiva e' inibita dagli sforzi di quello sinistro nel cementare la personalità apparente.  Infatti le tecniche dell'arteterapia evolutiva operano primariamente su questo orientamento.  

martedì 11 ottobre 2016

La chiave dell'arteterapia evolutiva 1

   Mi sembra che anche l’approccio psicanalitico, che pur si occupa delle stratificazioni interiori, si sia interessato solo marginalmente a comprendere che cosa si mette in moto nel senso esoterico dell’esperienza creativa, mostrando di privilegiare l’aspetto essoterico del sistema terapeutico, delle metodologie e dei risultati sul piano orizzontale e relazionale. Vorrei chiarire che definisco come esoterica la natura sottile e simbolica delle forze psichiche ed energetiche che entrano in gioco nella creatività, comprendendo il modo in cui esse interagiscono allineandosi spontaneamente ad un disegno di irradiazione e sviluppo che appare guidato da un’intelligenza, oppure da un’ispirazione, misteriosa. Voglio dire che è sorprendente il modo in cui un individuo, quando si impegna creativamente, va ad attingere nell’inconscio, del tutto spontaneamente, da un crogiolo di energie in libera fusione, traendone delle concrezioni che risultano pienamente significative, rispondenti e sincroniche al processo esistenziale che egli sta attraversando. Penso questo ogni volta che valuto i disegni prodotti durante una sessione di arteterapia evolutiva, per non parlare dello stupore che mi coglie durante la mia personale meditazione creativa.

Satvat - Ricomposizione armonica

   Però, mentre crea artisticamente, l’individuo generalmente non riconosce il processo interiore che si sta svolgendo; lo vive con molta emozione, ma non lo comprende intimamente né sa cogliere il significato del quadro di ciò che sta operando. Eppure, se resta disponibile all’ignoto e sincero con se stesso, passo dopo passo egli viene guidato nell’esperienza dall’interno, e nel modo più appropriato, da ciò che Jung definirebbe il Sé e che io chiamo l’Artista Interiore. Nel processo della creazione, mentre nuota nel magma caotico e emozionale, l’individuo viene sospinto a pescare intuitivamente, dalla profondità dell’inconscio, delle perle preziose.
   Tuttavia, quelle perle assumono un effettivo valore solo quando vengono riconosciute ed integrate nel senso evolutivo, altrimenti restano ignorate ed inefficaci come oggetti inerti spiaggiati sulla riva del mare dell’Anima. Ed è chiaro che per riconoscerle non è sufficiente una coscienza superficiale o metodologicamente ordinata; si deve piuttosto entrare in profonda assonanza con l’Oceano dell’Essere, tanto da comprendere e assecondare i suoi flussi, concependo le sue leggi e la vita delle creature che lo abitano. Solo così facendo tutto acquisisce senso, e naturalmente è un senso esoterico poiché il Creativo ci parla dalla profondità dell’Anima.
   Per verificare l’essenza del processo, non si deve cedere al dominio della ragione, poiché il Creativo non è staticamente prosaico bensì poetico e multidimensionale, tanto che ciascuno dei suoi aspetti, come vedremo, ha multiple e significative risonanze su più livelli. Come, al contrario, non è opportuno avallare l’irrazionalità che arroventa le emozioni e disperde nel caos la coscienza, dato che la vera creatività tende all’elevazione e all’interezza, avvilendosi gravemente quando non trova la possibilità di un’evoluzione consapevole.

   Affrontando il percorso creativo, conta viverne le esperienze con totalità, sincerità e coraggio, poiché l’esperienza è la fucina dell’alchimia interiore. Tuttavia, come agli antichi alchimisti non bastava operare senza saper decifrare la filosofia occulta dell’Arte alchemica, si dovrebbe comprendere cosa sta bollendo nella pentola del fenomeno creativo, riconoscendo la natura delle forze agenti nel magma e sapendole far fluire consapevolmente. Il pittore cinese Shitao, vissuto nella seconda metà del ‘600, ha scritto: «L’uomo perfetto non può non intuire, non può non comprendere: dal momento che intuisce, modifica; dal momento che comprende, trasforma[1]». Questo, a mio parere, dovrebbe essere il compito evolutivo dell’arteterapia che, se intesa in modo innovativo ed esoterico, può costituire un valido aiuto per rivelare il senso misterico dei moti spontanei della creazione artistica e dell’anima dell’uomo. Solo con una tale comprensione si può effettivamente aiutare se stessi e gli altri a riconoscersi ed evolvere mediante l’arte, facilitando la maturazione consapevole delle pulsioni istintive e subconscie che vengono manifestate creativamente. Stanislav Grof, il fondatore della psicologia transpersonale, ha affermato: «Negli ultimi cinque decenni, varie strade della moderna ricerca sulla coscienza hanno rilevato una ricca gamma di fenomeni “anomali”, esperienze e osservazioni che hanno minato alcune affermazioni generalmente riconosciute dalla moderna psichiatria, dalla psicologia e dalla psicoterapia, concernenti la natura e le dimensioni della psiche umana, le origini dei disturbi emotivi e psicosomatici e i meccanismi terapeutici efficaci[2]».



[1] Shitao – Sulla pittura – a cura di M. Ghilardi – Mimesis, 2008
[2] S. Grof – La nuova psicologia – Spazio Interiore, 2013