L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

domenica 4 dicembre 2011

Ribellione spirituale

Satvat - Ribellione spirituale - acrilico su tela 2011

L'individuo che si impegna ad essere consapevole è inevitabilmente sottosopra rispetto alla massa, la quale subisce la gravitazione dolente della mancanza di creatività e della rassegnazione all'assenza di amore. Infatti egli  non si lascia passivamente opprimere dai meccanismi psicologici ed esistenziali di un sistema malato che proprio dalla massa incosciente trae vitalità e sostegno. Un tale ribelle è autentico e spontaneo, non reattivo, e trae energia dalla Sorgente; avendo fiducia nella Vita e nella verità essenziale della propria presenza, non teme di essere controcorrente perché sa che effettivamente sta seguendo il flusso sacro dell'Esistenza quanto del proprio destino. In ogni momento si affranca dal peso inutile del passato disponendosi al nuovo, con la leggerezza ineffabile della naturale rispondenza; esce dal solco pietrificato e sterile della mente di massa, così può spargere semi che attecchiscono per fioriture sorprendenti. Paga per questo un prezzo a volte evidente eppure irrisorio, dato che rispettando ed accettando il proprio destino può scoprire e condividere le sue ricchezze; questo è più che abbastanza, anche perché egli sa dare il giusto valore alle cose e non si affanna seguendo l'inganno dei desideri indotti.


Per esprimere tutto questo ho dipinto un Buddha sottosopra rispetto ad una serie di volti picassiani, le cui fattezze sghimbesce mostrano un'evidente schizofrenia. La figura è rilassata, centrata nella meditazione, e la sua veste si avviluppa circolarmente nell'azzurro come i petali di una rosa. Le sue radici sono in cielo, come l'Albero Cosmico della mitologia nordica, ma forse sarebbe meglio dire che il Buddha poggia nell'intima realtà di se stesso, in cui si esprime la Verità di ciò che è. Il quadro può essere appeso anche nell'altro senso, mostrando chi è realmente sottosopra.


Ho intenzionalmente citato Picasso, il quale è stato certamente un grande rivoluzionario dell'Arte Moderna, ma non un ribelle nel senso che ho sopra descritto. La differenza è enorme, tanto che l'artista ha agito spronando il proprio io contro il limite, procurando un gigantismo distorcente che ha afflitto lui e la sua opera. La sua arte geniale è stata soprattutto – come Picasso stesso ha affermato – un'arte-contro, ossia si è motivata reagendo risolutamente agli schemi; questa attitudine, a mio parere, non può esprimere il valore essenziale che invece può sprigionarsi da una libera e consapevole meditazione artistica, che spontaneamente muove per propria forza vitale dall'interiore.

Nessun commento:

Posta un commento