Arte dell'animale totemico

Dipinto di Ernst Fuchs

 I seminari di ART&VITA:

ARTE DELL'ANIMALE TOTEMICO

Questo seminario creativo è ispirato dall’animale totemico, un potente alleato che simbolizza i poteri - per lo più dimenticati e inespressi - della nostra anima. Mediante l’esercizio della creatività artistica in un senso sciamanico, potremo individuare e contattare il nostro animale totemico, comprendendone i messaggi e portando a noi la sua forza archetipica. Da ciò trarremo vitalità, chiarezza d’intento e guida interiore, qualità preziose che potranno fortificarci e riscattarci dal pessimismo, facendoci ritrovare la naturale fierezza.

Per incamminarsi creativamente sulla Via dell’animale totemico, non è richiesto alcun talento artistico già conclamato, dato che necessitano semplicemente la disponibilità ad avventurarsi  nel mistero del Sé e il gusto di mettersi a sperimentare intuitivamente con il disegno e i colori. In modo ludico ma con totalità,  molto può essere manifestato durante il seminario: la benedizione dell’energia quanto l’inattesa scoperta del nostro originale talento. Non è un processo che resterà limitato all’esperienza del seminario, poiché il nostro alleato dimora in noi e, una volta che è stato riconosciuto, può essere richiamato in ogni occasione della vita per catalizzare il nostro potere, sul piano esistenziale e su quello creativo.

Informazioni e iscrizioni tramite i contatti di questo sito

Tel. 3394130671

Armonia oltre confine

Satvat - Ascensione musicante - acrilico su tela, 2012

L'uomo costruisce, si arrocca alzando le torri del potere, inerpicandosi su percorsi ogogliosi. In tanta serrata costruzione, l'anima langue dimenticata, non trapela dalle mura mattonate della mente. Eppure ogni uomo ha un talento musicale, un'armonia segreta che attende d'essere manifestata. Lo strumento da accordare per questo è interiore, nell'intima capacità risonante dell'anima che è capace di ricevere e trasmettere l'ispirazione. La musica così suscitata è iridescente, riflette ogni colore, e libera il volo oltre ogni confine.

Il segreto nostro

Il segreto nostro

Cantami  di silenziose promesse

discensioni musicali giù dalla vetta

leggere di piuma cangiante

come manna spumosa

a deliziare il cuore.

Il segreto nostro è questo

con cui gioca ogni bambino

lascialo andare nel vento

cosicché giunga all’orecchio

germinando nuove canzoni

generando voglie sensuali

d’impastare materie  nella brillantezza

tornando ancora al picco

della prima memoria.

Quando son pieno della mia voce

inutilmente frugo i cespugli

tenendo in petto il sasso caldo di nostalgia

cercando di distillare il liquore

sondando con l’unghia nella ruvida crepa

per trovarne almeno una goccia.

Ho invocato la pioggia

ma territorio dell’io è il deserto:

arsura l’annunciata condanna

quando ingurgito la mia ombra

esponendo lanugine della ferita.

Meglio rinunciare a volere

stendendosi al sole a disfare l’appello

come il gatto allungato nel mezzogiorno

né assopito né desto

dimentico e pronto all’improvvisa farfalla.

Quando cala la sera

Satvat - La divina trasparenza

Quando cala la sera

qui nell’anima

vado a ritroso sulle orme minerali

giù nei tortuosi anfratti

oltre la tana fredda del serpente

-          le spire soffocanti del pensiero

cerco l’alcova interna

tessuta di pelo soffice e caldo

assente allo sguardo ma odorosa

di  umore resinoso e di muschio

arrotolata come onda che pesca profonda

traendo impulso dall’ancheggiante abisso.

Inciso il sigillo dell’Oltrespazio

mi addormento vegliando

dimentico me nel ricordo

sedotto dal calore animale del prima

masticando semi d’arcobaleno

come latte succhio un flusso di note

sfiorando l’arpa d’argento

seppellita nella polvere.