![]() | |
Satvat - La divina trasparenza |
Quando cala la sera
qui nell’anima
vado a ritroso sulle orme minerali
giù nei tortuosi anfratti
oltre la tana fredda del serpente
-
le spire soffocanti del pensiero
cerco l’alcova interna
tessuta di pelo soffice e caldo
assente allo sguardo ma odorosa
di umore resinoso e
di muschio
arrotolata come onda che pesca profonda
traendo impulso dall’ancheggiante abisso.
Inciso il sigillo dell’Oltrespazio
mi addormento vegliando
dimentico me nel ricordo
sedotto dal calore animale del prima
masticando semi d’arcobaleno
come latte succhio un flusso di note
sfiorando l’arpa d’argento
seppellita nella polvere.
Nessun commento:
Posta un commento