L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

lunedì 24 settembre 2012

Recitativo sulla Mu-painting

Satvat - Viaggio della visione - acrilico su tela, 2012


C’è questa musica… sempre. Spesso sembra che venga zittita, travolta dal fracasso del mondo; ma invece no… resta in sottofondo, chiamandoci sempre e silenziosamente all’ascolto. Non riesco a capire se proviene da fuori o da dentro di me… la sentite? E’ come la risata di un bambino, come un sorriso musicale che rischiara il volto di ogni cosa e sta lì, immobile e pacificato… eppure è danzante! 
Una danza fluttuante di diecimila veli, tinti con i colori inesprimibili dell’Altrove, dei quali i colori del mondo sono solo un pallido riflesso. In qualche modo posso intuire che questi sono gli autentici colori di ciò che Io sono, di ciò che Tutto è

Ah… sono coloriture musicali che nascono dal Vuoto, sgorgando dal silenzio.
Sì, è dal silenzio che nasce questa musica… questa musica fatta di vivide onde colorate, dipinte da una mano divina con inchiostro invisibile. Quando sono colto dalla consapevolezza di questo mistero, allora il mio cuore si apre in una pura beatitudine, e il mondo diventa distante, relativo, non morde più con i suoi affanni. In momenti come questi, momenti rari purtroppo, il teatro della mia esistenza – questa apparizione della mia vita che è saldata al mio corpo e alle mie emozioni -  svela un significato trascendente, grandioso e impronunciabile, la cui percezione è immediatamente pacificante. Non saprei dire qual è questo intimo significato, le parole non sono abbastanza… potrei definirlo come uno stato di presente-assenza che abbraccia estaticamente ciò che fluisce dal momento, senza porre condizioni.
Però presto lo dimentico, smetto di ascoltare la vibrazione interiore e il mondo mi riafferra con i mille desideri e le conseguenti sofferenze.

Ma io vorrei ricordare l’arcano, ricordarlo sempre, sino a rompere le catene dell’illusione e librarmi in questa sacra corrente di balsami che sanano ogni ferita. Sì, vorrei lasciarmi interamente avvolgere dai veli colorati, esserne tanto stregato da suscitare in me stesso l’arcobaleno dell’Essere. E gioire, finalmente libero.
Li ho cercati, sapete, questi colori magici, frugando con lo sguardo nelle cose, indossando abiti sgargianti, venendo abbagliato dalle luci metropolitane. Ma solo i colori dell’Anima sono vivi e danzanti. Lo vedete anche voi: il colore del mondo è tintura superficiale che viene creata materialmente, non come entusiasmante atto di magia dal profondo cuore di Ciò che è.
Tuttavia è possibile trovare una visione che sia capace di accendere il ricordo, poiché l’essere umano è l’unica creatura che ha il dono dell’arte, per poter manifestare l’inesprimibile.
Immagino, per esempio, un pittore che non si accontenta dell’ovvietà del visibile, e allora scende sin nelle viscere della miniera interiore. Deve scavare a fondo, sino a perdere la speranza, ma proprio a quel punto trova i colori dell’Anima che sgorgano da vene zampillanti. Allora, con stupore e soggezione, trasfonde quell’ispirazione nelle materie cromatiche che va a mescolare, cuocendole al fuoco del proprio cuore. Sa che solo così può creare davvero… ma quei colori magici hanno l’argento vivo, non si lasciano dominare… anzi lo rapiscono.

Ecco! Vedete, in questi quadri il pittore si è lasciato rapire per poter giungere all’essenza. Mi appare visibile che egli ha scavalcato la linea che delimita l’orizzonte conosciuto, lasciandosi assorbire dalla vertigine, inabissandosi in questa per riemergere più in alto, con maggiore spontaneità e chiarezza. Per poter volare, ha smesso di appropriarsi del pennello e del colore, ha rinunciato all’orgoglio creativo dell’artista tornando ad essere innocente. Così si è lasciato amorevolmente guidare dalla Sorgente, stringendosi al seno della “Madre di tutte le cose” che è indicibile e inesausta nel suo ramificarsi, come dice Lao Tzu .

Tracciando con perfetta-imperfezione queste linee vividamente colorate e flessuose, rotonde e pregnanti come il grembo della Vita, il pittore ha inteso seguire il bandolo della matassa della Tessitrice che crea i mondi. Chiaramente è un percorso multidimensionale e d’inarrestabile metamorfosi; ed è anche un incantesimo che non si limita al gioco dell’astrazione poiché, agendo tramite i poteri dell’Anima, risveglia il sentore della Sorgente da cui Tutto si origina. Ciò è pienamente risonante con quanto è scritto nel Tao Te Ching: "Grande Via vuol dire movimento, e in moto significa che scorre, e andando intende che espandendosi ritorna alla sua Origine".
Per questo l’artista non ha definito alcuna figura, che avrebbe bloccato il flusso della creazione, né si è arrestato su un significato prosaico, perché la verità esistenziale è ineffabilmente al di là del concetto. Sospinto dal vento saggio e impetuoso dell’ispirazione, il pittore ha trovato solo danza e, nel mezzo, la beatitudine immobile della Presenza. Se seguite i suoi passi creativi, lo vedrete: non portano da nessuna parte, sono puramente danzanti nel sempre adesso… non è possibile seguirli per giungere così in qualche luogo di fantasia.

E perché dovremmo andarci, da qualche altra parte, poi? Forse vorremmo usare anche l’arte per allontanarci da dove siamo, ma non è vero che vagabondiamo senza sosta da qualche altra parte, con la mente proiettata nel passato o nel futuro? In tal modo ci allontaniamo dal nostro tesoro, da Ciò che realmente siamo. La malattia è questa, e ovviamente non siamo felici. Seguiamo piuttosto la musica, nella gioia del presente…
Guardate, in questi quadri sorprendenti la pittura si fa musica per toccare il cuore attraverso l’occhio. State con me, osservate e ascoltate… Assaporate spensierati il flusso della pittura che eternamente si rigenera nel qui-e-ora.  Come ha detto Paul Klee: "buona è la formazione, cattiva è la forma, perché la forma è fine, è morte”. Quindi non preoccupatevi poiché non trovate appiglio per cementare lo sguardo, o un significato impietrito per nutrire la mente… il senso è proprio questo: evitare la morte e fluire con la Vita. Se avete confidenza e anche voi vi lasciate rapire,  potete trovare ciò che trova ogni vero artista sia dell’arte che della vita: il passaporto per il grande viaggio, in noi stessi, qui-e-ora, al centro dell’Essere.

 MU-PAINTING
 Mostra di pittura di Satvat
dal 21 settembre al 20 ottobre 2012
presso SPAZIO INTERIORE - Roma
www.spaziointeriore.com

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