L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

mercoledì 31 luglio 2013

Uomo Cosmico


Satvat - Uomo Cosmico - acquerello su carta, 2013

STORIE D’ANIMA: dipinti per meditare 

L’Uomo Cosmico rappresenta la nostra natura universale, il volto originale di cui parla lo Zen; infatti la figura appare capovolta per mostrare che le sue radici sono in Cielo, come ben rappresenta  l’Albero Cosmico capovolto della mitologia nordica. Le radici spirituali della Vita sono nella dimensione trascendente, è da tale mistero, che origina il Tutto, che effettivamente proveniamo. Presi dalle funzioni speculative e relativiste della mente, lo dimentichiamo, ma tale rimane ineffabilmente la nostra vera natura. Uno dei compiti dell’arte è quello di risvegliare il ricordo. La veste dell’uomo cosmico è formata da un fluttuante intreccio di veli celestiali che abbracciano le forze universali del Sole yang e della Luna yin. Il volo dei quattro uccelli (numero simbolico degli elementi che formano il mondo) annuncia l’intima aspirazione dell’anima incarnata a librarsi verso l’Unione con il Tutto. L’uccello maestro rappresenta la forza intuitiva dell’ispirazione che comunica l’espansione osmotica dell’Unità.

"Molte persone spiritualiste ricercano esperienze e conoscenze esoteriche, concependo l'espansione come un processo di costruzione in divenire, un accumulabile gigantismo dell'anima che vada a sfondare i sigilli del Cielo. Un atto volontario, in qualche modo eroico, ascetico, sovrumano, che possa riscattarci dalla nostra piccolezza, dai limiti, dalle frustrazioni, dalle paure. Tuttavia in questo modo si continua ad alimentare un grande ego, non una grande anima, facendo a gara per essere più elevati, più morali, più santificati. Credo che invece la chiave aurea dell'espansione sia l'umiltà, la disposizione non a gonfiare ma piuttosto ad aprire l'anima, che in tal modo può ricevere le benedizioni dell'Esistenza. Non siamo realmente separati dal Tutto, e più ce ne accorgiamo, rendendoci permeabili agli influssi sottili, più possiamo assaporare l'espansione osmotica dell'Unità. Non siamo peccatori né dannati, solo dimentichi dell'eredità spirituale che continuamente tradiamo con l'esercizio dell'orgoglio, allontanandoci dall'amore."
 (Tratto dal libro Riprendiamoci l’anima!)

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