L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

mercoledì 11 febbraio 2015

La comprensione della bellezza


Satvat - Oasi fluttuante - acrilico su tela

E’ comprensibile che la bellezza e l’armonia portino salute, ma appaiono concetti troppo astratti e relativi per essere applicati. Si dice che è bello ciò che piace e la banalità di questo assioma determina una situazione fangosa da cui non spunta il loto della scelta consapevole.

E’ importante riconoscere che quello che piace non è, in larga misura, una risposta libera e naturale, dato che frequentemente è il risultato di un condizionamento, di un sentimento coatto e di pulsioni massificate. Ciò che piace è spesso cibo insano da fast food, in senso effettivo quanto metaforico, poiché si è spinti dalle mode, dalle abitudini e da meccanismi inconsci che il Sistema sa ben sfruttare per corromperci in modo funzionale al suo dominio. Ad esempio, a chi mi esprime ammirazione per un’opera di Fontana, consistente in una tela tagliata, chiedo di rinunciare totalmente all’apprezzamento ideologico e al pensiero, guardando con occhi innocenti, simili a quelli di un neonato. Quando la persona si rende capace di tale immedesimazione, azzerando le sovrastrutture mentali, si accorge da sola che sta considerando una banale tela tagliata. Invece facendo questo esercizio davanti a un’autentica opera d’arte, se ne può cogliere con lucidità la preziosità del lavoro che ha saputo esprimere un’effettiva ricchezza dell’Anima. Se non si è innocenti e consapevoli, si diviene incapaci di cogliere la realtà di ciò che si sta osservando, poiché, come nella storia del Re nudo, si vedono solo i condizionamenti ideologici che si stanno proiettando.

La libertà è la condizione più elevata che è possibile all’essere umano, il suo splendido tesoro che deve essere scoperto. Ognuno di noi può comprendere, come il gabbiano Jonathan Livingston, che "l’unica vera legge è quella che conduce alla libertà. (…) Altra legge non c’è". Tale è la nostra inesauribile possibilità di grandezza. Ma la libertà è ciò che porta ad evolvere per librarsi sempre più in alto, mentre non c’è alcuna libertà nel rimestare negli strati bassi dove la mente di massa dimostra di trovarsi più a suo agio, dove, spalleggiandosi l’un l’altro, si apparecchia il banchetto delle convenzioni e della menzogna. E non vi è libertà nemmeno dove, con reattività e insidiosa faciloneria, si rivendica l’arbitrio che effettivamente imprigiona. In definitiva, solo l’individuo consapevole e maturo può conoscere l’irripetibile sapore di ciò che fa crescere dal di dentro le ali e rende possibile il volo della percezione.


Certamente deve esserci il massimo rispetto per le scelte e le predilezioni individuali ma, affinché siano realmente libere e feconde, devono essere accompagnate da una capacità di lettura di un disegno più ampio e meno casuale, che sappia rilevare l’effettiva natura degli elementi e delle forze in gioco, verificandone il significato occulto. In verità la bellezza e l’armonia fanno parte di un moto interiore dell’essere umano all’elevazione e alla libertà, avendo un valore universale che, pur tradotto soggettivamente, tende ad avvicinare l’oggettivo. L’arteterapia evolutiva può guidarci al reale piacere dato dal saper partecipare all’attività delle leggi del Creativo, riconoscendo le situazioni che possono donarci occasioni di salute ed ispirazione.

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