L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

mercoledì 5 ottobre 2011

L'irrinunciabile creatività

In questa crisi epocale, causata dall'ossessione per il maggior profitto quanto dalla negazione dell'anima e della naturale creatività, gli artisti sono certamente i più esposti. In qualche modo, se sono consapevolmente radicati nell'esperienza interiore, portano l'antigene per curare la malattia: una visione vitalmente spirituale, innovativa e più profonda; ma la massa guarda da tutt'altra parte, gravitata da un magnetismo oscuro ed autodistruttivo che rinnega la possibilità dell'evoluzione creativa. Gli artisti seguono il flusso naturale della vita, ma in questa assoluta mancanza di verità  si trovano ad essere radicalmente controcorrente, sempre più emarginati, e non di rado deprivati persino dai mezzi necessari ad operare creativamente.


Mentre meditavo in questo senso, ho trovato queste parole di Mirò che mostrano come la creatività sia un flusso sacro ed inarrestabile:

Se verranno a mancarmi i materiali per lavorare, recarsi sulla spiaggia e tracciare segni sulla sabbia con una canna, disegnare pisciando sulla terra secca, disegnare nello spazio vuoto il grafico del canto degli uccelli, il rumore dell'acqua e del vento e di una ruota di un carretto e il canto degli insetti, e che tutto questo venga poi trascinato via dal vento, dall'acqua, ma essere certi che tutte queste realizzazioni del mio spirito avranno una ripercussione, per magia e per miracolo, nello spirito di altri uomini.


Joan Mirò

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