L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

giovedì 22 marzo 2012

L'insegnamento artistico

Satvat - Danzando liberamente sul labirinto - acrilico su tela

In un seminario sulla creatività, ci si dispone certamente ad imparare, ma l'apprendimento artistico, volgendosi all'anima, è radicalmente diverso da qualsiasi approccio mentale e scolastico che assume ed elabora una mole di informazioni, per determinare un sistema di abilità tecniche e di conoscenze. Si tratta piuttosto di disfare i blocchi che impediscono all'artista-bambino di riprendere a creare con gioia e spontaneità. Questo intendeva Picasso, dicendo che gli ci era voluta tutta la vita per imparare a disegnare come un bambino.
  
Dopo tanti anni di pratica e di ricerca, come meditatore ed artista, ho trovato che per essere puramente creativi c'è un unico semplice segreto: essere aperti all'ispirazione della Sorgente e pronti a scomparire. L'ego non può essere creativo, al massimo può "fare" esercitando una tecnica, ma ciò è ben diverso dall'autentica creazione. Rumi, Maestro sufi e poeta, ha detto una cosa bellissima: "Vendi le tue capacità e compra stupore". Ciò che è autenticamente creativo nasce dallo stupore, non è il prodotto di un saper fare. Il saper fare è legato al passato, è una ripetizione metodologica che è priva di vita, avulsa dalla fragranza del nuovo. Si possono imparare le tecniche dell'espressione artistica, ma il suo nume è un segreto dell'Anima che va meditato e pregato. Infatti il più profondo apprendimento dell'arte culmina nel riconoscimento, da parte dell'artista, della nullità essenziale della propria volontà e dell'esultanza che deriva dal seguire puramente il flusso. Effettivamente non si può insegnare né imparare ad essere artisti, perché lo siamo già naturalmente, anche se ci troviamo bloccati.

   Un insegnante capace condivide la ricchezza della propria passione, sostenendo l'allievo nel suo recupero creativo; gli mostra i saggi sortilegi dell'arte e lo aiuta ad affidarsi totalmente al potere spirituale e creativo dell'Artista Interiore, meditando nell'arte sino allo stupore. In altre parole, si tratta di togliere alla mente la pretesa di poter gestire l'energia creativa, perché da ciò possono venire solo cose senza vita, magari un quadro esteticamente ineccepibile ma spento e triste come un cadavere imbellettato. L'energia va ricondotta naturalmente al cuore, e poi nella pancia, nell'hara, in presa diretta con il potere grandioso della Sorgente. Questa è la cosa fondamentale, anche per il principiante, perché in tal modo ci si può affrancare dalla tensione ossessiva a raggiungere tecnicamente un alto standard qualitativo, che non può effettivamente verificarsi muovendosi in quella direzione. 

L'unico sforzo dell'artista, a cui vale la pena di dedicare il massimo impegno, deve essere quello di fluire in sintonia con la verità di se stesso e del momento. Dello spettacolo pirotecnico della creazione si occupa l'Artista Interiore, in quanto manifestazione diretta della Sorgente; tutto il resto, anche l'affinamento della capacità tecnica, viene magicamente da solo,  lungo un corso di esperienze entusiasmanti.

Tratto dal nuovo libro di Satvat RIPRENDIAMOCI L'ANIMA, in corso di pubblicazione

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