L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

lunedì 28 maggio 2012

Creatività

Satvat - Così come sbocciano i fiori

Amo restare assorto
all’ombra del mio spirito
nella matura foresta
di licheni fluorescenti
tra gli alti fusti ondeggianti
rapiti in volute celesti
ebbri di linfa torrenziale
che giunge da espirazioni minerali
da spaziosi verdi recessi laggiù
ove monta il fuoco salino
d’effervescenza rispondente al richiamo.

Amo avvilupparmi nei fili di seta
fatti per ingioiellare
splendide gocce di rugiada
preso nell’elettrizzante carezza
che sbozzola l’anima mia
da ogni approdo dell’onda
frusciando in mare aperto
sulla cresta dei venti.

Ti dirò come viene:
viene fremendo nelle vene del drago
aurora spumeggiante nel miele
singulto tiepido di farfalla
abbecedario della divina ignoranza.

Ti dirò come viene
perché è anche il tuo diritto:
viene come ladro nella notte
come esca del profumato abisso
viene spremendo il seno Madre
compensando la fame antica
inanellando il ricciolo lucido dei capelli
mentre si poppa
la silenziosa nutriente vertigine
dell’attesa.

Ti dirò come viene
l’eredità nostra
che riscatta la tara della progenitura:
viene come vela senza battello
come fuoco di sterpi senza fumo
profumato d’incenso
viene nel Sole che asciuga le ombre
dove l’immobile pulsante lucertola
beve il calore sacro
singhiozzando smeraldi nella gola
per intonare il canto estivo
che ogni stella conosce
e ogni lucciola
ma noi abbiamo scordato.

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