L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

mercoledì 23 novembre 2016

La verita' del cuore

Il cuore, fucina alchimistica della creazione.

La frase “segui il tuo cuore” è divenuta d’uso comune, e viene ripetuta con enfasi sentimentale nelle produzioni della cultura di massa (libri, film, eccetera) e nella pubblicità. Ma il sentimentalismo è una diminuzione corrotta del sentimento. Seguire il cuore ha la massima importanza, però nella sua autentica natura il cuore non ha alcuna implicazione mentale/emozionale; è piuttosto il crogiolo interiore da cui si sprigiona il fuoco spirituale che brucia le falsificazioni manifestando la verità creativa dell’Anima.



Nella sua natura essenziale, il cuore dell’essere umano convibra con le altissime frequenze della Forza Universale e nella Tradizione esoterica è considerato come la sede dell’Anima. Gli scienziati hanno studiato che il cuore può emettere delle frequenze cento volte più potenti di quelle cerebrali, e genera un campo elettromagnetico (potere di manifestazione) che è cinquecento volte più grande di quello cerebrale. Inoltre ha la facoltà di produrre l’ormone naturisticomitrale che attiva la ghiandola pineale. Chiaramente intendiamo l’accezione energetica e spirituale del cuore, certamente non quella fisiologica. Hui-neng, sesto patriarca dello Zen, ha scritto che «il cuore è tanto ampio e tanto grande come il vuoto spazio celeste[1]». Questo centro irradiante e cosciente comprende l’alto e il basso, il manifesto e l’immanifesto, il dentro e il fuori. Il cuore corrisponde al nucleo attivo e vivente della Madre Terra, e all’Amore formativo della Sorgente originaria, veicolato dalla Luce Debole. Il cuore ama, e l’amore annulla la distanza nel riconoscimento empatico dell’Uno. Come scrive Giuliana Conforto, «il “cuore” è il crogiolo alchemico dove può svanire il vecchio e apparire il nuovo stato in armonia e diretto contatto con l’intero Universo, il poco visibile e il tanto invisibile[2]».

Gli antichi precetti dell’arte estremo-orientale ribadivano che per creare con verità l’artista deve innanzitutto «placare il corpo-mente». Questo comporta l’acquietarsi del flusso caotico e dispersivo delle emozioni (cariche di magnetismo che ripropone gli schemi mentali), in modo che l’energia purificata si raccolga nel centro spirituale del cuore, il quale armonizza e riattiva l’espansione dell’intero sistema energetico. In tale processo, l’energia cosciente risvegliata passa dall’ottava dei chakra inferiori a quella dei chakra superiori. Infatti a quel punto essa risale nel canale ascensionale del chakra della gola, la cui funzione è generalmente sminuita sul piano orizzontale della comunicazione personale, attivando la creatività ispirata ed evolutiva.

Satvat



[1] Satvat S. Della Puppa – op.citata, 2009
[2] G. Conforto – Universo organico e l’utopia reale – Macro, 2005 pag. 24

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