L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

lunedì 4 luglio 2011

Appunti sull'educazione artistica 1

Pollock intento al dripping

L'educazione artistica potenzialmente fornisce gli strumenti e le accortezze per entrare in rispondenza con la sfera interiore, dialogando al contempo con le virtualità creative che pervadono l'intera Esistenza; in questo senso è investita di profondi significati che sono energetici, filosofici, psicologici, e infine culturali. Vorrei condividere, con questi miei appunti, alcune intuizioni che delineano un quadro complessivo di come l'educazione artistica - in particolare con il disegno e la pittura - potrebbe coadiuvare, nelle diverse fasi, lo sviluppo dell'individuo, qualora si fosse in grado di cogliere la sinergia profonda di tale sviluppo sotto il profilo animico. 

L'essere umano, sin dalla nascita, affronta innumerevoli cambiamenti nel corpo e nella psiche, seguendo l'impulso più o meno cosciente a maturarsi. A mio parere, un appropriato orientamento dell'educazione artistica potrebbe rendere più consapevole tale esigenza di maturazione; altrimenti ci si accontenta di vivere in modo casuale, stentando a comprendere se stessi e senza potersi avvalere di un mezzo prezioso com'è quello della creatività artistica: un nostro talento naturale che viene abbondantemente trascurato. Vedremo che queste riflessioni troveranno spontaneamente dei nessi con quello che è stato lo sviluppo delle forme dell'Arte, il cui senso animico mi sembra ben poco compreso. 

Cominciamo dalla tenera età. Per i bambini in età pre-scolare è prevalente un'attitudine puramente ludica; sarebbe quindi indicato l'utilizzo dei più vari materiali, anche inusuali e sorprendenti. Nello stadio infantile, l'anima, avendo la necessità primaria di sperimentarsi sul piano fisico, trova le giuste sollecitazioni applicandosi ad una vasta gamma di materiali tingenti, soprattutto se può stabilire con questi delle relazioni intensamente corporee, dato che ha la necessità di radicarsi. Si dovrebbe quindi incentivare l'approccio tattile (in questa fase quasi più importante di quello visivo), introducendo delle sollecitazioni rivolte a tutti i sensi: le materie coloranti potrebbero essere anche profumate, persino di sapori diversi e commestibili. In questa fase la creazione segnica ha un'importanza relativa alla capacità di creare delle relazioni con lo spazio: il bambino disegna essenzialmente in modo casuale e caotico, ma con il significato di segnare il proprio spazio con impulso spontaneo ed emozionale; il colore ha un'importanza fondamentalmente immatura, ma è utile per fornire delle sollecitazioni secondarie che si svilupperanno man mano, facendo acquisire al bambino un patrimonio d'esperienza istintiva che sarà utilizzato nelle fasi successive. Sarebbe opportuno indirizzare parte della pratica pittorica ad una esplorazione liberamente gestuale, magari con l'intervento di musica e danza. Il dripping utilizzato da Pollock può essere quindi un gioco entusiasmante, gettando su ampi fogli stesi in terra degli spruzzi di colore molto diluito, utilizzando dei cucchiai per miscelare e per colare le tinte. (segue)

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