L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

mercoledì 8 febbraio 2012

Hugo Cabret e il recupero dell'anima


Per fortuna ci sono film come Hugo Cabret, tanto poeticamente chiari sulla irrinunciabile necessità di un recupero dell'anima. La regia straordinaria, delicata e potente, di Scorsese ha coltivato un sogno lucido che ci parla di quanto abbiamo perduto, e della riscoperta sempre possibile dell'immaginazione creativa. Riscoperta necessaria per risorgere dall'alienazione di un mondo in corsa e violentemente distratto, come la folla che nella stazione dov'è ambientato il film - simbolica della vita - si urta continuamente con meccanica indifferenza.

Ma c'è un bambino il cui impegno è quello di aggiustare le cose rotte, ancor di più: compiere un destino per recuperare un messaggio d'amore. E c'è una bambina in cerca di avventura, che custodisce la chiave del cuore. E c'è un grande artista annegato nel rimpianto e nella disillusione. E c'è un automa d'argento, proiezione diletta dell'anima, il cui cuore si è fermato perciò è incapace di espressione. Insieme a loro un teatro sapiente di personaggi ben disegnati: possono apparire buoni o cattivi, ma in ognuno c'è un dolore nascosto, una solitudine e una speranza segreta.

L'automa rotto è il simbolo intorno a cui ruota la storia, che non è tanto nel film né nel libro, perché è effettivamente la nostra storia: abbiamo perduto la chiave per aprirci a noi stessi, per immaginare e creare con gioia, per condividere l'amore e il genio, per aver fiducia in noi e nell'altro, per concederci l'innocenza. Tuttavia i meravigliosi ingranaggi che ruotano sovrani nel film - quelli della Vita - mostrano che il gioco segreto dell'Esistenza ci chiama a prove ardue per farci scoprire che un cuore l'abbiamo; e con esso viene il coraggio, la ribellione creativa, il volo benefico della fantasia. Ritrovata la chiave perduta, i meccanismi poetici dell'anima ricominciano a girare... ed ecco i miracoli!

Scorsese ha realizzato un magnifico film, che trasmette il suo incanto per il Cinema per resuscitare il genio dormiente. Non un film per bambini, bensì per adulti spaesati che inutilmente soffrono avendo rinnegato quell'intima natura che nobilmente supera la prigione del contingente.

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