L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

lunedì 14 ottobre 2013

TAROCCHI - L'IMPERATRICE

Satvat - L'Imperatrice - acquerello su carta





In questo disegno ho rappresentato la gloria del Femminino, inteso come Madre Cosmica che presiede al mistero del concepimento, della nascita, della cura e della rigenerazione, con un concerto di simboli che rappresentano le virtù femminili. L’Imperatrice, assimilata alla Grande Madre e alla Terra, presenta i suoi animali totemici che sono la mucca (nutrimento, stabilità), il serpente (energia vitale, trasformazione), la civetta (saggezza), il delfino (connettività animica con l’elemento acqua), il gatto nero (magia animica). Altri elementi sono il triangolo discendente femminile (yoni), la melagrana (fecondità), la patéra (offerta spirituale), il cuore (amore), il teschio fiorito (morte e rinascita) sormontato dalla clessidra (il tempo), la mietitura (prosperità), la conchiglia con la piuma di pavone (sublimazione), il pomo d’oro (ricchezza spirituale), la mano della pace, la spada che recide le illusioni, la pancia incinta del mondo, e altri simboli. Il tutto è composto in un insieme ricco di significato che può risvegliare l’intuizione.


La donna ha il vantaggio di essere naturalmente connessa con il cuore che, come abbiamo visto, è la sede dell'anima ed è rispondente all'emisfero destro del cervello. È noto che il femminile può saltare intuitivamente alla comprensione di un problema, riuscendo meglio del maschile che si arrovella a risolverlo razionalmente. Se la donna si centra nel cuore, non in modo sentimentale ma devoto e spirituale, non ha bisogno, come l'uomo, di muoversi in cerca della Verità, perché in pieno rilassamento si lascia da questa fecondare.

Tratto dal libro Riprendiamoci l’anima!


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