L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

giovedì 26 gennaio 2012

L'immaginazione creativa nell'arte


Satvat - L'Infinito oltre la siepe - acrilico su tela 2012

L'anima non vede il mondo come un teatro di oggetti ed eventi finiti, ma con il senso vivente che essa evoca tramite l'immaginazione, per sperimentare la realtà misteriosa del dentro. James Hillman ha scritto: "Anima crea ricettacoli in ogni luogo, in qualunque luogo, per il fatto stesso di entrarvi dentro. Lo strumento con cui fa questo è la fantasia. I fenomeni prendono vita e diventano portatori di anima attraverso le nostre fantasie immaginose su di essi. Quando non abbiamo fantasie sul mondo, il mondo è oggettivo, morto"

Vi è però una fantasia impotente - che è incapace di sentire e quindi di dare un cuore pulsante alle cose, che è semplice divertimento e distrazione - è c'è la nobile fantasia che è investita del potere dell'immaginazione creativa. Questa non si inventa, bensì si trova. Bisogna saper ascultare, trovare il battito segreto e porsi con questo in risonanza; la brace del proprio cuore deve giungere in contatto con il fuoco sepolto in ciò che si sta contemplando. Allora può catalizzarsi la vivida fiamma che brucia le nostre zavorre per portarci a volare: la fiamma della visione, dell'amore, dell'arte. Tale immaginazione non è mai stravagante, ma è spontaneamente radicata nel linguaggio del mito, del simbolo e della parabola; rinasce in ogni volta del cuore, profondamente poetica ed intimamente riconosciuta, per questo risulta sempre fragrante. Questo è il linguaggio sovrano dell'arte, che ci offre i suoi quadri viventi di Anima, affinché possano ispirarci. Dice Osho: "Un'azione creativa accentua la bellezza del mondo: dà qualcosa al mondo, non gli sottrae nulla. Una persona creativa si presenta al mondo per amplificarne la bellezza con un canto o un dipinto; fa in modo che il mondo danzi di più, goda di più, ami di più, mediti di più".

Le autentiche opere d'arte sono specchi levigati con dedizione dall'artista, che si è lasciato ispirare per aver occhi più puri, accorti nel sanare le opacità causate dal proprio ego. Se su queste opere ci si affaccia, riflettono non le turbolenze della persona, la maschera, ma le risonanze profondamente immaginative dell'essenza, provocando sinergie di comunione. Per esserne capace l'artista usa il culmine del proprio talento, che è l'innocenza. Questa è l'arte oggi negata, quella più vera ed attuale che continua a manifestarsi in ogni cuore rapito e sincero.

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