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Satvat - L'Infinito oltre la siepe - acrilico su tela 2012 |
L'anima non vede il
mondo come un teatro di oggetti ed eventi finiti, ma con il senso
vivente che essa evoca tramite l'immaginazione, per sperimentare la
realtà misteriosa del dentro. James Hillman ha scritto: "Anima crea ricettacoli in ogni luogo, in qualunque luogo, per
il fatto stesso di entrarvi dentro. Lo strumento con cui fa questo è
la fantasia. I fenomeni prendono vita e diventano portatori di anima
attraverso le nostre fantasie immaginose su di essi. Quando non
abbiamo fantasie sul mondo, il mondo è oggettivo, morto".
Vi è però una fantasia impotente - che è incapace di sentire
e quindi di dare un cuore pulsante alle cose, che è semplice
divertimento e distrazione - è c'è la nobile fantasia che è
investita del potere dell'immaginazione creativa. Questa non si
inventa, bensì si trova. Bisogna saper ascultare, trovare il battito
segreto e porsi con questo in risonanza; la brace del proprio cuore
deve giungere in contatto con il fuoco sepolto in ciò che si sta
contemplando. Allora può catalizzarsi la vivida fiamma che brucia le
nostre zavorre per portarci a volare: la fiamma della visione,
dell'amore, dell'arte. Tale immaginazione non è mai stravagante, ma
è spontaneamente radicata nel linguaggio del mito, del simbolo e
della parabola; rinasce in ogni volta del cuore, profondamente
poetica ed intimamente riconosciuta, per questo risulta sempre
fragrante. Questo è il linguaggio sovrano dell'arte, che ci offre i
suoi quadri viventi di Anima, affinché possano ispirarci. Dice Osho: "Un'azione creativa accentua la bellezza del mondo: dà
qualcosa al mondo, non gli sottrae nulla. Una persona creativa si
presenta al mondo per amplificarne la bellezza con un canto o un
dipinto; fa in modo che il mondo danzi di più, goda di più, ami di
più, mediti di più".
Le autentiche opere d'arte
sono specchi levigati con dedizione dall'artista, che si è lasciato
ispirare per aver occhi più puri, accorti nel sanare le opacità
causate dal proprio ego. Se su queste opere ci si affaccia,
riflettono non le turbolenze della persona, la maschera, ma le
risonanze profondamente immaginative dell'essenza, provocando
sinergie di comunione. Per esserne capace l'artista usa il culmine
del proprio talento, che è l'innocenza. Questa è l'arte oggi
negata, quella più vera ed attuale che continua a manifestarsi in
ogni cuore rapito e sincero.
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