L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

venerdì 22 maggio 2009

IL GIOIELLO TOTEMICO PERSONALE




Una quindicina di anni fa, studiai un pendente per una mia cliente, una nota giornalista che scriveva su una rivista esoterica. Quando mi misi all'opera per realizzarlo, mi accorsi che le mani andavano per conto loro e, per quanto tentassi di correggere il tiro, il gioiello veniva molto diverso dal progetto. Avendo impostato il mio percorso lavorativo in senso alchemico, non potei che assecondare il flusso. Tuttavia, quando la cliente venne a ritirare il pendente, ero decisamente in imbarazzo nel presentarle un lavoro dalle forti connotazioni maya, totalmente dissimile dal bozzetto liberty che lei aveva approvato. Però, con mia sorpresa, la signora si commosse e mi chiese come avevo potuto intuire che proprio con i maya lei sentiva una forte corrispondenza; inoltre aveva la strana impressione che quel gioiello fosse suo da sempre. Da questo episodio, mi trovai a riflettere sulle sincronicità che erano entrate in gioco; in tal modo giunsi ad elaborare una metodologia di canalizzazione creativa che mi ha consentito di realizzare per amici e clienti dei gioielli totemici personali. In effetti, non ho potuto imparare a farlo, poichè ogni sforzo in tal senso risultava fallimentare; ho semplicemente appreso come rinunciare ad ogni sforzo cognitivo e permettermi di essere vuoto. Nella fiducia di tale spazio, la cosa accadeva, e continua ad accadere, con impressionanti riscontri e feedback energetici. A chi mi chiede come so farlo, devo confessare che non so affatto come e perchè succede. Sorprendentemente, nonostante io non abbia mai pubblicizzato questa facoltà (che l'Esistenza esercita attraverso di me), negli anni mi sono trovato a creare un centinaio e più di queste opere speciali. Le persone arrivano a chiedermele, anche da lontano inviandomi una loro foto, per via di misteriose connessioni e sincronicità, in un miracolo di pura fiducia; fiducia da parte mia, nel farmi totalmente da parte, e fiducia da parte del cliente, dato che il progetto non può venire discusso o modificato, altrimenti diventa un'altra cosa. Eppure il risultato è sempre straordinario, manifestando spesso anche particolari simboli ed altro che, riguardando le storie personali, non avrei proprio modo d'immaginare. Ciò ha innescato una serie di episodi curiosi e divertenti. Il gioiello totemico personale è sempre in argento (yin) ed oro (yang), per simbolizzare le interconnessioni delle due correnti nella costituzione individuale. Io lo vedo come un modello che, rappresentando le intime potenzialità della persona, ispira alla loro maturazione, aiutando a superare i tranelli della personalità. La struttura formale di tali opere è intonata ad una geometria simbolica che può essere intuitivamente decodificata, fornendo preziose indicazioni; chiaramente, anche la scelta delle gemme è fortemente significativa, secondo i principi della cristalloterapia. Questa esperienza è per me il culmine delle potenzialità alchemiche che per più di venti anni ho esplorato nel mio lavoro, descritto anche nel mio libro "Cristalli, il Potere della Luce" - ed. del Cigno -1999. E' qualcosa di intimo che ho avuto la grazia di condividere, gioendo di quell'aiuto sottile che è giunto agli altri. Ne parlo qui, sia perchè sono spronato a farlo, sia perchè ritengo possa far riflettere sul senso autentico e spirituale del gioiello. Il gioiello, che anticamente era vissuto come amuleto e talismano (certo, non senza superstizione), è decaduto in artificioso e non risonante ornamento, al massimo un vezzo di ricchezza materiale. Persa la corrispondenza simbolica, persa l'intuizione dell'artefice, persa l'impronta energetica della lavorazione manuale, perso finanche ogni senso d'armonia e di stile, è divenuto una cosa volgare. Sono forse gioielli quella ferraglia (tipo Breil) che paradossalmente viene proposta in gioielleria, o quelle patacche stampate in oro con cui qualcuno si ostina ad agghindarsi? Anche con tali falsità aumentiamo la nostra falsificazione, mentre un baluginio di verità potrebbe aiutare a rivelarci a noi stessi.

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