L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

giovedì 7 maggio 2009

Sulle orme dell'Artista Interiore

L'idea di realizzare questo Blog è scaturita dal desiderio di condividere i tesori che sono emersi in tanti anni di meditazione e di ricerca artistica. L'Arte è un ponte facilmente e gioiosamente percorribile, per addentrarsi in quella miniera senza limiti che è la dimensione interiore; in questo spazio di naturale beatitudine e consapevolezza, possiamo ritrovare le gemme magiche che sono capaci d'irradiare il nostro autentico potenziale creativo. Tuttavia viene utilizzato ogni espediente per espropriarci del mezzo artistico, corrompendo quell'impulso che, durante l'infanzia, ci era intimamente connaturato. Veniamo educati ad esercitare unicamente le facoltà raziocinanti dell'emisfero sinistro del cervello, atrofizzando le virtualità sensitive e ludicamente creative di quello destro. Anche l'Arte contemporanea, nelle sue espressioni dominanti, non può più ispirarci, poichè è governata dalle fermentazioni malate della mente, ed alienata da quella investigazione spirituale che pure è stata il motore propulsivo dell'Arte Moderna. Qualcosa è andato storto, in noi stessi e quindi nell'Arte. Siamo rimasti abbagliati dal mito del progresso materiale e ci siamo spinti forsennatamente avanti, dimenticando la nostra anima in qualche anfratto della coscienza. Alfine ci troviamo spersi in un deserto ricolmo di cose effimere e tecnologiche, in cui patiamo l'assenza della nostra autentica presenza e della possibilità di una reale comunicazione, di una comunione empatica tra gli esseri umani e con il Tutto. Per questo oggi anche l'Arte è per lo più esercizio di disagio e d'estrema povertà animica, sintomo d'impotenza che si trincera nel più devastante edonismo negativo. Possiamo veramente contentarci di questo squallido panorama "artistico" su cui si continuano ad edificare istallazioni artificiose, abitate soltanto dai nostri incubi? Dobbiamo trovare il coraggio e l'innocenza di dire che il Re (l'Arte) è nudo, ed è veramente nudo poichè ha perduto la connessione con il Sè, e quindi non può indossare le vesti fastose della Vita. Come disse Pollock, l'artista deve lavorare dall'interno all'esterno, come la Natura. Per prima cosa, ci si deve disporre a volgersi morbidamente all'interno. La vera Arte è un mezzo di straordinaria ispirazione se scaturisce dal Sè, dall'operosità senza macchia dell'Artista Interiore. E non è affatto difficile, poichè è la nostra eredità di nascita; dobbiamo essere semplicemente pronti a metterci a nudo e a sperimentare liberamente, attraversando un processo alchemico che raffina noi stessi insieme alla nostra opera. Se ciò accade, il miracolo creativo dell'opera d'arte è realmente una preziosa fonte di ispirazione e di meditazione.


GIUNGLA SORRIDENTE - acrilico su tela - 2008


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