L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

sabato 9 maggio 2009

opera: città/fenice


Questo è uno dei quadri, acrilico su tela, che ho realizzato per la mostra Futurismo/Presentismo. Vorrei brevemente commentarlo, invitando chi lo desidera a condividere un'impressione o un commento. Ho preso lo spunto dall'opera Incendio/città di Dottori, che mostra una cittadina in fiamme. In quel caso, a mio parere, il fuoco è rappresentazione di una forza purificatrice e trasformativa che in qualche modo riscatta una realtà provinciale, immersa nell'oscurità di uno status quo incapace di rinnovamento. Nel mio quadro la città è cresciuta, esibendo sia la fabbrica che il grattacielo. Le case sono strette l'una all'altra in assoluta mancanza di spazio, e sono disegnate con una prospettiva erronea che deve dare l'impressione che i tetti stiano per saltare. Centralmente si erge un campanile, come nel quadro di Dottori, che nelle mie intenzioni è un monito alla consapevolezza verticale e spirituale. Da vari punti della città si sviluppano come delle bianche fiamme ricurve, con le punte intinte nel rosa della compassione. La città è sovrastata da uno cielo che sta andando in frammenti, simbolo del frangersi del sogno del progresso materialistico. Ma nel cielo si rende protagonista una fenice, uccello mitico della rinascita, che sta volando verso il futuro come attirata da un gorgo colorato. Da tale gorgo, simile ad una caverna, utero di rigenerazione, si irradiano fasci luminosi, che solo parzialmente raggiungono il basso; si riconosce anche una strada celestiale, incoronata da nuvole e da bolle policrome. Il capo della fenice è circonfuso da un cerchio, ed un cerchio più grande, con il centro d'oro, viene delineato dal fluttuare dell'ala.

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