L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

martedì 2 giugno 2009

L'UOVO E IL PENNELLO


Secondo i precetti dell'antica Pittura cinese, nell'atto di dipingere (sia pittura che calligrafia) si deve immaginare di contenere un uovo nell'incavo della mano che impugna il pennello. Nell'insegnamento tradizionale, si utilizza effettivamente un vero uovo, la cui rottura evidenzia in modo inequivocabile che l'allievo è entrato in tensione. Tale educazione alla delicatezza rafforza la qualità yin (femminile) del pittore, condizione indispensabile affinchè il suo lavoro sia permeato dal flusso impersonale dell'Ispirazione. Se l'azione creativa rimane rilassata, non viene distorta da alcuna reattività, fiorendo liberamente da una sorgente intuitiva che è più profonda e veritiera rispetto a ciò che può essere sperimentato superficialmente. Insieme a questo, viene però coltivata anche l'attitudine complementare, prettamente yang (maschile). Infatti, durante la sessione di pittura, il maestro interviene a sorpresa tentando di strappare il pennello dalla mano dell'allievo; se questi indulge nello yin, l'insegnante può riuscirci facilmente. Morbidezza e fluidità sono tutt'altro che debolezza, anzi sono prerogative di uno stato di presenza, tanto più salda poichè non distorta dai frastornanti richiami della personalità. Un eccesso di yin renderebbe il lavoro scioccamente trasognato e molle, virtualmente privo del reale potere yang. Metaforicamente, potremmo dire che la morbidezza yin apre il cielo della coscienza, altrimenti pietrificato dalle finzioni della mente, che in tal modo può essere attraversato dal lampo illuminante (yang) dell'energia universale. Bilanciando lo yin e lo yang, il femminile ed il maschile, il lavoro dell'Arte può essere pura rivelazione dell'Unità. Queste indicazioni dell'antica Pittura cinese sono preziose, certo non solo per gli artisti. Ogni essere umano dipinge se stesso sulla tela del mondo, tentando inconsciamente di delineare il proprio "volto originale"; imparando la lezione dell'uovo e del pennello, congiungendo consapevolmente forza ed arrendevolezza, possiamo alfine realizzare noi stessi come capolavoro dell'Esistenza.

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