L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

giovedì 9 luglio 2009

MEDITAZIONE SULL'OMBRA

Satvat - ombra-etrusco
scultura in argento
L'ombra che proiettiamo è simbolicamente una sorta di nostro doppio sfuggevole, una controparte oscura, non chiarificata dalla coscienza. Nella concezione spirituale degli etruschi, l'ombra (per alcuni versi corrispondente al ka egizio) rappresentava una soggettività imperfetta che, tuttavia, poteva acquisire la maturità necessaria alla liberazione dello Spirituale. Essa non recava la condanna di un'oscurità atavica da vincere moralmente, bensì il riconoscimento di una latente potenzialità evolutiva; infatti non era demonizzata, ma estensivamente raffigurata e celebrata. L'ombra non veniva negata o repressa, piuttosto si cercava di comprenderla in amicizia, in modo da dipanare consapevolmente i suoi vincoli. Mi pare chiara la corrispondenza con l'ombra della psicoanalisi junghiana, la quale insegna che l'inconscio deve essere reintegrato con il conscio, mediante un percorso di individuazione.
Cosa origina l'ombra? Ciò che di noi stessi non accettiamo e rifiutiamo, ce lo gettiamo alle spalle per evitare di vederlo. Reietto alla vista, diviene un'entità aliena, oscura. Ci siamo di fatto impoveriti, rinnegando parte della nostra energia, ed il danno è ancora maggiore. Ricacciata nell'inconscio, l'ombra non ha alcuna possibilità d'evoluzione, per cui implode, divenendo come un buco nero che divora la nostra vitalità e vanifica i sogni luminosi della nostra coscienza. Vi è un'unica cura: l'ombra deve essere riconosciuta come parte integrante di noi stessi, evitando l'atteggiamento censorio, e va profondamente abbracciata. L'amore è la forza alchemica che trasforma il piombo in oro.
Sentendo istintivamente l'urgenza di confrontarsi con questo tema, gli artisti contemporanei proiettano l'ombra sullo schermo dell'Arte, rendendola visibile. Questo è ciò che oggi maggiormente accade nel mondo dell'Arte, ed è il motivo per cui essa si è popolata di tanti fantasmi terribili e dolenti. Tuttavia, basta poco per accorgersi che manca la parte fondamentale: l'abbraccio. Per carenza di compassione e di consapevolezza, l'ombra è tutt'altro che amata e reintegrata; al contrario, spesso viene sconsideratamente celebrata con un pericoloso edonismo negativo. Mantenendola nell'angolo oscuro, le si dà un funesto potere, ingigantendone la minaccia avversativa, cosa che corrisponde all'odierno desiderio inconscio d'olocausto. Se invece la sapessimo nutrire con l'amore per noi stessi, tale calore vitale potrebbe fluidificare quell'energia rappresa, aiutando naturalmente la sua evoluzione.
Le sculture in argento brunito, che ho realizzato lavorando sul tema dell'ombra, sono in qualche modo simili ai bronzetti arcaici, ma sono costruite, con laboriosa saldatura, perseguendo una ricomposizione armonica di frammenti. Dalla risoluzione meditativa del caos, sorge una manifestazione formale che è innovativa e ricca di suggestioni. Alcune di queste sculture si compongono verticalmente come una stele, simbolo della congiunzione di Terra e Cielo. Le ombre che ho realizzato sono fortemente caratterizzate, secondo una psicologia del profondo che individua potenzialità sepolte. Infatti nell'ombra abbiamo trascurato anche ciò che potremmo definire le "personalità mitiche". In passato, l'essere umano ha utilizzato una quantità di maschere mitiche per veicolare un impulso intuitivo d'autoconoscenza. Con la supremazia della mente razionale, l'immaginazione mitica è totalmente decaduta, divenendo favolistica ed impotente. Però in tal modo abbiamo rinunciato ad indagare sulla profondità magica ed ancestrale di noi stessi e dell'Esistenza. Nella meditazione creativa dell'ombra, ho riscoperto una serie di personaggi che sono come matrici archetipiche dell'individuazione umana. Opere come l'ombra-sciamano, l'ombra-piumata e l'ombra-poeta, ripopolano una narrazione atavica che ci riconnette al genuino potenziale dell'immaginazione creativa.

Satvat - Piccola ombra femminile
scultura in argento

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