L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

sabato 5 maggio 2012

Genius loci

Satvat - Genius loci - acrilico su tela, 2012
In questo nuovo dipinto  ho inteso rendere omaggio alla città che mi ospita, Orvieto, e nello stesso tempo riflettere sul significato dell'ispirazione e della creazione artistica.

Tradotta dall'immaginazione, la cittadina medioevale si staglia sulla rupe di tufo, emergendo da una fluida natura silvestre. I suoi animali totemici, l'oca e il leone, manifestano anche una mia personale riflessione simbolica: in particolare, l'oca, che scaturisce come genio dalla lampada, cinge il pittore trasferendogli il potere immaginativo. Ho inteso raffigurare questo animale anche come citazione del koan zen sull'oca nella bottiglia.

Il pittore dipinge il suo quadro, mentre le volute dei colori dilagano oltre la tela librandosi nel cielo e congiungendo il Sole alla Luna. Sul ponte sottile della congiunzione vi è l'occhio di Horus, simbolo della visione, che trova corrispondenza con la sapiente cultura etrusca. Sopra il capo del pittore ho disegnato un imbuto, a significare la qualità ricettiva dell'ispirazione. Sembra anche che sia il pennello a disegnare il duomo, poiché ogni artista creativamente spirituale partecipa all'universalità formativa dell'Arte.

Il grappolo d'uva che sta appeso alla tela non solo caratterizza Orvieto, che è nota per il suo vino, inoltre allude al nettare estatico dell'arte e della vita.

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