L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

domenica 6 giugno 2010

L'Arcobaleno del 2012


Da qualche tempo si parla molto delle profezie riguardanti il 2012, che sono lo specchio di una stringente necessità d’evoluzione della consapevolezza umana.
Sappiamo d’aver oltrepassato un punto di non ritorno, creando sull’intero pianeta delle condizioni di vita insostenibili, le quali minano le basi della nostra sopravvivenza e la salute ecologica di questo mondo meraviglioso che ci è stato affidato, e che dovremmo tutelare anche a beneficio dei nostri figli. Invece non abbiamo rispettato la Madre Terra, essenzialmente perché non rispettiamo noi stessi. Richiusi nel guscio del nostro personale egoismo, quanto dell’inganno sociale che evitiamo di fronteggiare consapevolmente, abbiamo rifiutato di vedere le devastanti ripercussioni globali delle nostre azioni sconsiderate.
L’assurdità è che in tal modo non ci rendiamo neppure personalmente felici, bensì ci alieniamo, e ci lasciamo espropriare, da tutto ciò che ha un valore autentico: la dignità, la bellezza, la celebrazione, la condivisione, l’amore, e la consapevolezza. Abbiamo creato un mondo di oggetti che ci soffoca, e per mantenerlo saccheggiamo forsennatamente risorse non rinnovabili. Per tentare di risalire la china, abbiamo assoluto bisogno di un intenso processo di crescita spirituale, che possa elevarci individualmente, reintegrandoci in un rapporto armonico con la collettività e con la Natura.

Devo dire che, oltre all’aver seguito una superiore Ispirazione, ho costruito questo libro in modo quasi autobiografico, nel senso che, al di là del canovaccio riguardante il progetto dell’Arcobaleno del 2012, molti avvenimenti raccontano episodi che ho realmente vissuto.
Ho operato questa scelta per conferire alla narrazione una vitale veridicità, veicolando emozioni autentiche e condividendole con il lettore come in un intimo racconto tra amici, in modo da evocare una risonante rispondenza. Il tema del libro è tale che una semplice invenzione di fantasia sarebbe risultata impotente. Infatti l’argomento della crisi epocale ci coinvolge tutti direttamente, interagendo profondamente con le nostre esistenze quanto con i nostri climi interiori. Per questo non sarebbe accettabile niente meno che la verità.
Poiché questo libro si fonda su un’autentica ricerca, su riflessi di vita vissuta, e su insegnamenti realmente ricevuti, l’invenzione narrativa non risulta artificiosa, bensì esalta la trasmissione organica del racconto.

L’Arte ha nel libro una grande rilevanza, Effettivamente la creatività artistica è il motivo conduttore dell’azione narrativa, ed è rappresentativa di un fermento interiore che ricerca lo sviluppo armonico e la percezione consapevole; ma sottintende un senso più ampio, che è applicabile in ogni circostanza ed in ogni aspetto esistenziale.
L’Arte è metafora dell’arte della Vita. Come dice Osho, anche pulire un pavimento può essere fatto con creatività, e questo cambia non solo la qualità dell’azione, ma sottilmente noi stessi. Per uscire dalla spirale funesta della distruttività in cui siamo coinvolti, dobbiamo assolutamente riscoprire questo nostro tesoro naturale, che ci può anche mettere in contatto con le virtualità esoteriche della Creatività Universale, facendoci vivere la magia spirituale dell’Esistenza.
Credo che il libro dia una valida ispirazione a questo riguardo, fornendo anche nozioni ed intuizioni preziose.

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