L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

martedì 18 maggio 2010

Alchimia delle emozioni


Universal Web, primal istinct - acrilico su tela

Se sei triste, arrabbiato, depresso, preoccupato, mettiti a creare per sfogarti. Non c'è bisogno di prendersela con qualcuno né di fare atti inconsulti; è meglio se prendi i pennelli o la penna o il tuo strumento, oppure fai il primo passo di danza. Però non devi aver paura dell'inferno e d'evocare i tuoi demoni. Il tuo pentolone ribolle? Bene, tuffatici dentro fino al collo! Quel malumore è quanto hai al momento, è la tua energia perciò non sprecarla; fatti rapire in una danza infernale, sii dannato fino in fondo, ma esprimilo tutto, sino all'ultima goccia di veleno. E se sei veramente totale, allora il miracolo! Sei sceso consciamente negli Inferi ma – sorpresa! – proprio lì ti attendeva la trasformazione. Quella stessa energia che ti strangolava, dato che le hai consentito d'esprimersi, diventa sinuosa, inizia ad ascendere e a maturarti. Se vuoi un consiglio, nella negatività non farti fregare dalla paura e dal giudizio: sperimenta e lo vedrai accadere!

Quella stessa porta che avevi sbarrato alla gioia diventa la chiave per ritrovarla, ancora più intensa e splendente. Si dice che l'artista debba soffrire per andare in profondità, ed in un certo senso è vero, altrimenti resta inchiodato alla consuetudine. La sofferenza ti strappa dalla superficie della mente di massa, facendoti cadere a piombo là dove non sceglieresti mai di andare, perché è un territorio selvaggio e quanto mai insicuro, ma è là che si formano i diamanti. Questi sono determinati dalle compressioni che sopporti con disperazione, ma che ti cristallizzano nella temperanza, e possono germinare solo nel fondo della tua miniera. Però se rimani passivo, nel senso che subisci, sarai penosamente travolto dai detriti. Puoi invece limitarti ad osservare, senza identificarti, sino a che tutto si deposita; e se vuoi utilizzare la creatività devi darti da fare, scavare a mani nude senza sapere cosa stai cercando. In ogni caso è premiata la tua totalità.

Tuttavia molto spesso l'artista contemporaneo si arresta prima che l'alchimia creativa abbia davvero inizio: si limita a sbucciarsi le mani, e a fare un trofeo delle sue ferite, ma ciò è accidentale e affatto significativo. Solo quando la vita e l'Arte hanno scavato a sufficienza il pozzo dell'individualità, le inquinate acque superficiali non giungono a corrompere l'elisir di Vita. Se nonostante ogni emozione negativa che possa attraversarti, ogni volta che lotti con pathos meditando nell'Arte giungi spontaneamente a tracciare una benedizione, allora finalmente sei un vero maestro dell'Arte.

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