L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

venerdì 21 maggio 2010

Il mistero dipinto

Ogni dipinto è un mistero, è un'immagine senza tempo di qualcosa che può essere intuito ma mai afferrato. Un insieme di colori, danzati dal pittore nel ritmo silenzioso ed ancestrale dell'Ispirazione, è stato capace di una vera nascita, di un simbolo che è saturo al punto di traboccare di Vita pulsante.
E' in verità poca cosa un dipinto, ma dispiega un cuore che la Terra non può contenere, la cui immensità è nell'occhio di chi guarda; la sua gloria è d'essere l'amo che pesca nel profondo.

Trascorro la maggior parte del mio tempo in galleria, in compagnia dei miei dipinti, oppure nello studio ad evocarli magicamente sulla tela. Mi sento molto fortunato per questo. Nei loro confronti non vi è alcun senso di proprietà o di compiacente riconoscimento, piuttosto d'intima corresponsione, questo sì, come accade a coloro che vi passano accanto e restano magnetizzati. Questi quadri miei non miei hanno tante storie che scorrono sotto le loro pelli lucide di colore, più di quante saprei raccontarne, più di quante posso consciamente riconoscere. Mi colgono sempre di sorpresa, ineffabilmente sconosciuti eppure intimi, più confidenti della mia stessa immagine allo specchio. Tutti diversi, imprevedibili, seppure tra loro in comunione commossa. Continuano a chiamarmi con voci musicalmente silenziose, ed appena li guardo si aprono come fiori inondandomi di profumo. E lo so, lo stesso accade a coloro che li hanno scelti, scegliendo non qualcosa di me ma di loro stessi; anche a loro continuano a raccontare storie empaticamente riconosciute, sprigionando il bagliore improvviso di una fiamma capace di rincuorare.

Qui sui muri della galleria i quadri sono assiepati, un po' troppo vicini per necessità di spazio. Così formano un mosaico, un caleidoscopio di Vita rutilante; ognuno è parte dell'insieme, ma ha in sé una completezza assoluta, essendo pregno del proprio significato, tanto che quando un quadro vola nel mondo, assumendo con l'acquirente una nuova storia d'amore, l'esposizione complessiva cambia ma non è mai mancante. Li contemplo ogni volta con gratitudine, volando nelle braccia dell'uno e dell'altro in un carosello che mi congiunge al mistero dell'essere e del non-essere, con il sentore atavico di un racconto da viaggiatori mistici intorno ad un fuoco notturno. Ciascuno con la sua storia segreta che danza nella fiamma, attizzando il cuore per farlo balzare verso l'inconoscibile. A volte, con le persone interessate, mi adopero a dar loro voce, narrando tali storie: resoconti di avventure non esaurite, che si resuscitano ad ogni istante sulla tela. Ed è come cercare di raccontare una storia d'amore, di descrivere qualcosa di vivente, che indefinitamente fluisce; allora le parole, inevitabilmente, si scherniscono, volendo dire: Guarda! La Vita è qui, in ciò che è. Lascialo semplicemente entrare e gioisci!

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