
Questo dipinto esprime il passaggio dall'ombra, dal nascosto, alla luce, all'apertamente manifesto. Sotto, in campo nero, vi è il motore interno, radicale, che è pregno di pathos eppure naturalmente disteso. La costruzione plastica si eleva oltre la banda orizzontale del limite terrestre, per dispiegarsi in un'elevazione fantasiosa che occupa lo spazio ricercando la luce. Il segno è tracciato con un'espressione gestuale che lo lascia aperto ed intonato alla massima naturalezza.
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